Era il regalo per il compleanno dei 18 anni da parte dei suoi amici che, ovviamente, sono voluti essere presenti al lancio.
Vestizione con tuta ed imbragatura, salita con l'aereo fino a 4.500 mt in una splendida giornata limpida e salto nel vuoto agganciata all'istruttore con una caduta libera di 3.000 mt prima di aprire il paracadute.
È stato bellissimo vederla così felice e raggiante :-)
Molti si stupiscono che noi come genitori le lasciamo fare qualcosa di "così pericoloso". Io dico solo che nessuno sa cosa ha in serbo per noi la vita. Anche attraversare la strada può essere pericoloso ma non per questo bisogna mettersi (o mettere i propri figli) sotto ad una campana di vetro. La vita va vissuta con un po' di sprint ed un po' di adrenalina da sport è lo "sballo" più salutare che possiamo desiderare per chi amiamo.
bello *_*
RispondiEliminae quindi ora... quando da sola??? immagino che una volta provato il brivido non vedrà l'ora di rifarlo!
Si, intanto vuole già rifarlo in tandem... Poi per il corso, visto che costa oltre 1.200 euro, si arrangerà quando avrà un lavoro ;-)
EliminaEffettivamente molto bello, anche se non avrei mai il coraggio di farlo... Anni fa volevo regalarlo a mia moglie e nei miei contatti facebook ho un istruttore... poi è rimasta incinta e tutto è "saltato" :P
RispondiEliminaPotresti riprovare ora: se ha affrontato 2 gemelline può affrontare anche un lancio da 4000 metri ;-)
Eliminabello! E bravi voi genitori a sostenerla con lo spirito giusto
RispondiEliminaGrazie! Noi siamo sempre stati convinti che le passioni e le ambizioni dei figli vanno comunque sostenute
Eliminache emozione!!! e il viso di Alessia? gioia pura!! la ripresa del volo è stata fatta con la tua telecamerina_gioiello? ma non eri tu, vero? o era compreso nel regalo la ripresa? comunque, bravi voi che avete permesso, e bravi gli amici che lo hanno potuto realizzare questo sogno.
RispondiEliminaLa ripresa in volo è stata fatta da un istruttore ed era compresa nel regalo... Quelle a terra sono di mia moglie. :-)
Eliminadimenticavo: TANTI AUGURI ALESSIAAAAA!!!!!!!
RispondiEliminaGrazie anche se siamo già a 18 anni e mezzo (ma lanciarsi in gennaio non sarebbe stato proprio il massimo) :-)
Eliminaauguri ad Alessia e complimenti a te e Marina: ce ne fossero di più di genitori come voi :)
RispondiEliminaGrazie! :-)
EliminaIo non sono genitore, quindi non ho la pretesa di dire ad altri come si fa.
RispondiEliminaPerò ho una perplessità. Cosa succede se tuo figlio vuole fare una cosa che per te è sbagliata? E' facile parlare di "passioni e ambizioni" in generale, gli dai un connotato positivo. Ma intendi dire QUALSIASI passione e ambizione, a prescindere da cosa ne pensi tu, oppure c'è un criterio di selezione?
Traduco in termini elementari: tutti gli imbecilli in cui ci imbattiamo ogni giorno, per strada, al lavoro, al parco, eccetera, hanno avuto dei genitori. Anche i casi estremi che popolano le cronache. Quando scatta la molla che ti fa dire "Mario, magari unirsi alla guerriglia del Guatemala sud-orientale non è una cosa intelligente".
Beh, sta a te come genitore già fin da piccolo far crescere i figli con certi valori che ovviamente sono qualcosa di soggettivo. Poi però, quando i figli sono grandi, il compito del genitore diventa quello di dare consigli ma un figlio, in quanto persona adulta, ha diritto di scegliersi la sua vita.
EliminaQuindi se tuo figlio adulto decide di farsi tatuare un fiore sulla fronte te lo appoggi perché è una sua "ambizione"? E se decide di vendere tutti i suoi averi per girare scalzo e vivere di elemosina? Mah...
EliminaLorenzo stai divagando un po' troppo... E fare ipotesi vaghe senza una analisi di cosa c'è dietro una scelta di vita che può essere anche anticonformista è stupido.
EliminaPuò darsi. A me però sembra vago anche il contrario e cioè affermare che il figlio "adulto" fa delle scelte virtuose che il genitore appoggia. L'analisi delle scelte di vita che fai a 18 anni è presto fatta, NORMALMENTE sono delle pirlate di cui ti penti amaramente più avanti. Almeno, se mi ricordo com'erano i miei 18 anni, nonostante che sia io che i miei amici fossimo tutto sommato abbastanza "conformisti" nel senso dei rimanere nei binari.
EliminaMi spiego, se in questo post tu avessi scritto "comunque non potevo farci nulla, per fortuna tutto bene" avrei capito. Ma la parte dove teorizzi la doppia virtù del figlio "appassionato e ambizioso" e del genitore "supportivo" non la capisco perché nella mia esperienza il rapporto genitore-figlio sconta da una parte il ribellismo istintivo, idealista e inesperto della gioventù e dall'altra il cinismo e la disillusione della vecchiaia.
Non mi sembra di divagare.
Cito Wikipedia a proposito di un fatto di cronaca avvenuto nell'anno 1205:
"Il padre cercò, all'inizio, di allontanare Francesco per nasconderlo alla gente. Poi, vista la sua incapacità di fronte all'irriducibile "testardaggine" del figlio, decise di denunciarlo ai consoli per vietarlo e privarlo, non tanto per il danno poco costoso subito, quanto piuttosto con la segreta speranza che, sotto la pressione della punizione della condanna dalla città, il ragazzo cambiasse atteggiamento.
Il giovane, però, si appellò ad un'altra autorità: fece ricorso al vescovo. Il processo si svolse così nel mese di gennaio (o febbraio) del 1206, nel palazzo del vescovo; «tutta Assisi» fu presente al giudizio.
Francesco, non appena il padre finì di parlare,
« non sopportò indugi o esitazioni, non aspettò né fece parole; ma immediatamente, depose tutti i vestiti e li restituì al padre [...] e si denudò totalmente davanti a tutti dicendo al padre: "Finora ho chiamato te, mio padre sulla terra; d'ora in poi posso dire con tutta sicurezza: Padre nostro che sei nei cieli, perché in lui ho riposto ogni mio tesoro e ho collocato tutta la mia fiducia e la mia speranza". »
Francesco diede così inizio ad un nuovo percorso di vita. Il vescovo Guido lo coprì pudicamente agli sguardi della folla (pur non comprendendo a pieno quel gesto plateale). Con quest'atto di manifesta protezione si volle leggere l'accoglienza di Francesco nella Chiesa."
La domanda è: era più sensato il comportamento del padre di Francesco che lo voleva riportare alla ragione oppure sarebbe stato più sensato "analizzare la scelta di vita" e supportare Francesco nel suo percorso, incluse le prediche alle creature e le stigmate?
Ripeto, stai divagando troppo e vai su un campo in cui non mi interessa discutere. Il discorso qui si riferiva alla moltitudine di genitori che proibiscono ai figli di guidare il motorino, di fare sport giudicati "pericolosi" preferendo magari che i figli passino le ore chiusi in qualche centro commerciale. Ignari poi che magari quei stessi figli annoiati cominciano a drogarsi o comunque avere uno stile di vita per niente salutare. Magari non correranno il rischio di qualche incidente ma il rovescio della medaglia potrebbe vederli abulici, annoiati, privi di stimoli.
EliminaIo questa moltitudine di genitori che proibiscono sinceramente non la vedo. Se andiamo indietro nel tempo, ogni generazione ha avuto una educazione più rigida della successiva e oggi mi sembra abbastanza l'epoca dei minimi termini. Nel mio caso ne io ne i miei amici avevamo mai una lira in tasca mentre adesso li vedo comprare le schifezze dal panettiere con pezzi da 100 euro. Io al massimo andavo all'oratorio a giocare al calciobalilla, oggi hanno tutti in tasca il gadget elettronico che a suo volta implica un abbonamento che costa un tot. Io andavo al liceo con le toppe sulle ginocchia, le finte-clarks sfondate giocando a pallone e i libri nel tascapane. Adesso sono dei manichini, anche quelli vestiti come i personaggi del Wrestling.
EliminaUn'altra cosa ovvia è che mentre ai miei tempi esisteva la "autorità indiscutibile", per esempio il Professore, per non dire il Preside e se provavi a fiatare volavano sganassoni, adesso i genitori giustificano i figli anche se danno fuoco alla scuola. Prova a tenere un corso ad un gruppo di bambinetti e poi vedi. Sia loro che i genitori.
Per cui boh. Secondo me se i ragazzi fanno cose poco salutari non dipende dalla proibizione dei genitori ma dai modelli che gli vengono proposti nel tempo presente. Che poi i genitori in maggioranza si adeguino, siamo d'accordo.
@LORENZO statisticamente è più probabile che faccia un incidente in auto. Però vai tranquillo che nei post su facebook in cui accennava alla macchina nessuno ha detto a Giulio "attento! no la macchina è pericolosa, non comprargliela!!!".
RispondiEliminaFatto bene Giulio. Io nemmeno al luna park, figurati a 4000m ;D complimenti alla figliola!
Andrea (ovviamente in anonimo perché è più sicuro ;DDD)
Io a Gardaland mi sono limitato alla torre (mi pare 40 mt): già anche troppa adrenalina per i miei gusti :-)
EliminaAnonimo, non capisco cosa c'entri lo "statisticamente" con quello che ho scritto sopra. Chiedevo come fa un genitore a discriminare tra una "passione legittima" da assecondare e un comportamento sbagliato.
EliminaIo sono completamente d'accordo con te sul ruolo dei genitori. Detto questo ho la massima ammirazione per tua figlia, io ho il terrore solo a guardare foto e video! All'inizio pensavo anche che tu ti fossi buttato con lei :D
RispondiEliminaVorrei avere il coraggio di farlo... Sul serio, magari chissà cosa mi perdo e, superata la prima paura, quanto potrebbe piacermi...
Eliminacoraggiosi
RispondiEliminaSolo lei, io no :-)
EliminaLa questione non mi è chiara. Continuo a non capire come si determina la differenza tra "passione e ambizione" e "errore (più o meno) catastrofico".
RispondiEliminaNon mi è chiaro nemmeno fino dove arrivi la "educazione tramite esempio" e la "educazione tramite dialogo" e/o i rispettivi contrari, cioè fin dove arrivi la possibilità di educare un figlio e con quali strumenti.
Lorenzo?!? ma mica puoi fare a noi poveri genitori tutte ste domande cervellotiche!! crescere i figli va al di la della retorica o delle regole da libro di eccellenti pedagoghi, pediatri, psicologi ecc ecc. Ti ha risposto già Giulio benissimo, la dura realtà è quella di dare, finchè sono piccoli i valori della vita, ognuno dà i valori che i genitori ritengano sia giusti, poi i figli, caro mio è qui il problema, sono dardi che tu genitore fai scoccare nella direzione che loro vogliono. Logicamente se vogliono andare verso una voragine tu genitore cercherai di impediglierlo, gli darai anche una botta in testa per stordirlo... ma che una ragazza chiede di realizzare un sogno che si può avverare, non mi sembra che debba dare adito a elucubrazioni sulla educazione genitoriale.
EliminaTea, risposta perfetta!
EliminaLe domande a me non paiono "cervellotiche" ma semplicemente la logica conseguenza dei principi enunciati in questo post. E non ne faccio un caso personale, piuttosto generalizzavo. Infatti la questione è antica come le piramidi.
EliminaRiguardo i dardi, vuoi dire che sono dardi con l'impennaggio un po' scassato e che tu non sei esattamente Robin Hood per cui il dardo viene scagliato in una direzione generica ma sia per il difetto nell'arco che nella freccia, una volta in volo compie delle evoluzioni imprevedibili e quasi mai si fa ad infilare nel bersaglio previsto.
Ma l'esempio manca di un dettaglio. Il dardo una volta scagliato non si può dirigere in nessun modo. Ma i figli sono più tipo un missile con un sistema di guida. Per cui il genitore-stazione di controllo si accorge se il figlio-missile prende una brutta piega e può agire sui controlli per correggere la traiettoria.
La domanda che mi ponevo, a partire dal post, era come e quando un genitore decide che è il momento di correggere la traiettoria.
Ulteriore chiarimento: quasi tutti hanno un padre e una madre. Santi e criminali, premi nobel e stupratori, filosofi e fanatici religiosi, quelli che passano il sabato sera a giocare a scacchi e quelli che si sbomballano di pasticche e alcool. D'accordo i "valori". Ma ad un certo punto non è complicità?
EliminaLa decisione di un genitore di correggere la traiettoria è una scelta personale e non saprei come definirla in un discorso generico. Ricorda solo che più passa il tempo e più è difficile correggere la traiettoria. Su figli bisogna lavorare quando sono piccoli che più il carattere è formato e meno saranno disposti a cambiare idea.
EliminaMah, io ricordo figli di esponenti di spicco della DC che sono diventati esponenti di spicco delle BR. Non so se qualche esponente di spicco del PCI ha avuto un figlio che è diventato Cardinale. Sospetto che per un genitore adeguarsi al "flusso" degli eventi sia molto più facile che nuotare contro corrente. Non solo per l'ovvio dispendio di energie ma anche per la prevedibilità dei risultati.
EliminaLa questione comunque per me rimane aperta.
18 anni,
RispondiEliminama ti rendi conto?
È l'età più bella: l'età in cui tutto è ancora possibile e tutto è da scoprire... :-)
EliminaSono d'accordo con te..Spero però che ai miei figli non venga in mente di fare una cosa del genere perchè mi metterebbe nel panico totale..
RispondiEliminaIn ogni caso, complimenti ed auguri alla novella paracadutista!
Statisticamente i pericoli non sono maggiori di quelli che corriamo al volante, eppure perchè in quel caso li accettiamo? :-)
EliminaChi va in moto rischia mooolto di più.
EliminaMa la risposta alla tua domanda è facile: in condizioni normali andare in auto è UTILE, in certi casi perfino necessario, mentre buttarsi col paracadute è fine a se stesso.
Se vogliamo fare un paragone è come prendere una sostanza che altera la percezione prima di una operazione chirurgica e prendere una sostanza che altera la percezione ad una festa. Ipotizzando una parità di rischio, nel primo caso puoi mettere sull'altro lato della bilancia la utilità, nel secondo caso non c'è altro lato della bilancia.
Preferisco il paragone con la moto allora che è comunque un divertimento... :-) E, si, entrambe le mie figlie guidano pure lo scooter
EliminaSicuramente un'esperienza indimenticabile. Tanti , tanti auguri ad Alessia per i suoi 18 anni e il primo volo.
RispondiEliminaGrazie! :-)
EliminaBrava Alessia e bravi i genitori! ;-)
RispondiEliminaGrazie ;-)
EliminaArrivo solo adesso e vedo questa meraviglia di ragazza e di genitori. Mi rendete contento a vedere come affrontate la vita. Grazie. Di cuore.
RispondiEliminaGrazie a te ;-)
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