Abituati ad autostrade e ferrovie sempre più dirette, che attraversano le montagne su viadotti e lunghe gallerie, ci siamo un po' scordati delle vecchie ferrovie storiche che salivano lentamente lungo le strette valli alpine.
Una di queste è la Transalpina, un tracciato ferroviario ancora in uso che in Slovenia parte da Sežana ed arriva fino al bellissimo lago di Bled.
Un paio di volte all'anno, lungo questo percorso sale anche una vecchia vaporiera ma stavolta ci siamo accontentati del regolare servizio giornaliero con trenino diesel.
È bello passare per posti che conosco molto bene essendo i miei preferiti per i giri in moto, ma allo stesso tempo vederli da un diverso punto di vista.
Inoltre si riscopre un po' il gusto del viaggio in se stesso ammirando gli splendidi paesaggi che scorrono lentamente fuori dal finestrino, con il tempo per chiacchierare e fare fotografie.
Qui ancora un po' di foto ricordo di questa bella giornata.
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sabato 29 dicembre 2018
sabato 8 dicembre 2018
Tim Vision e i decoder non richiesti
Era da un po' di tempo che Tim non ci provava con qualche truffa ed ecco qua che arriva come regalo di Natale.
Ieri mia moglie riceve una telefonata sul suo cellulare da TIM VISION che la informa che nei prossimi giorni un corriere ci consegnerà un decoder Tim vision. NOI MAI RICHIESTO NULLA. Mia moglie dice che non vogliamo nulla e chiude.
Poi cercando su internet scopriamo che molti l’hanno ricevuto ed hanno dovuto pagare per restituirlo oppure pagarne l’uso.
Contattata la TIM su Twitter mi hanno confermato che se rifiuto il pacco, nulla mi verrà addebitato.
Ora però una considerazione: io sono il titolare del contratto di casa e la TIM contatta mia moglie sul suo cellulare. Lo fa sotto Natale quando la gente riceve più pacchi del solito. Devo stare attento a rifiutare quel pacco altrimenti vado solo incontro a spese. Devo pure avvisare mia madre al piano di sotto che a volte riceve lei pacchi destinati a noi di non accettare pacchi da Tim.
Perché viviamo in un mondo di merda dove pratiche così scorrette e truffaldine non vengono pesantemente sanzionate dagli organi di controllo?
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Ieri mia moglie riceve una telefonata sul suo cellulare da TIM VISION che la informa che nei prossimi giorni un corriere ci consegnerà un decoder Tim vision. NOI MAI RICHIESTO NULLA. Mia moglie dice che non vogliamo nulla e chiude.
Poi cercando su internet scopriamo che molti l’hanno ricevuto ed hanno dovuto pagare per restituirlo oppure pagarne l’uso.
Contattata la TIM su Twitter mi hanno confermato che se rifiuto il pacco, nulla mi verrà addebitato.
Ora però una considerazione: io sono il titolare del contratto di casa e la TIM contatta mia moglie sul suo cellulare. Lo fa sotto Natale quando la gente riceve più pacchi del solito. Devo stare attento a rifiutare quel pacco altrimenti vado solo incontro a spese. Devo pure avvisare mia madre al piano di sotto che a volte riceve lei pacchi destinati a noi di non accettare pacchi da Tim.
Perché viviamo in un mondo di merda dove pratiche così scorrette e truffaldine non vengono pesantemente sanzionate dagli organi di controllo?
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lunedì 7 maggio 2018
Nel deserto australiano
Della mia vacanza in Australia ho ancora questo breve video fatto durante i giri con la jeep e l'elicottero tra Alice Springs e l'Ayers Rock: probabilmente la parte più emozionante di tutto il viaggio...
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domenica 22 aprile 2018
40 giorni in Australia - Ottava parte
L'ultima settimana del nostro viaggio in Australia l'abbiamo passata a Perth, sulla costa occidentale del continente.
Anche qui bell'appartamentino con Airbnb in una zona residenziale e molto tranquilla. Anche se Perth ci ha dato l'impressione di una intera città molto tranquilla: strade belle ampie e molto meno trafficate di Melbourne o Sydney, più moderna di Adelaide e molto aperta e ricca di verde.
Oltre a visitare la città e fare un bel giro in motoscafo nel suo golfo, abbiamo girato parecchio in auto nei dintorni.
A nord ci siamo spinti fino all'incredibile Pinnacle Desert: una zona di dune di sabbia dorata da cui emergono decine e decine di pinnacoli rocciosi.
Abbiamo poi visitato Freemantle, primo porto dove sbarcavano i deportati inglesi ed i coloni nel 1800.
Infine siamo stati a Rottnest Island, una bella isoletta di
fronte a Perth dove vivono i Quokka, piccoli marsupiali che non si trovano in nessuna altra parte del mondo, e ricca di splendide spiagge dove abbiamo fatto il bagno per la prima volta nell'Oceano Indiano.
Una bella giornata veramente rilassante prima di riprendere l'aereo per Adelaide dove ci aspettava il volo di rientro in Italia.
Questi 40 giorni in Australia alla fine sono volati, come vola sempre il tempo. Siamo stati fortunati che non abbiamo avuto alcun contrattempo, il meteo è stato eccezionalmente bello con una sola giornata di pioggia e qualche mezza giornata di cielo nuvoloso mentre per il resto abbiamo sempre avuto sole.
La gente che abbiamo incontrato si è sempre dimostrata molto aperta e cordiale e dell'Australia serberemo un gran bel ricordo.
Qui, se volete, ci sono ancora un po' di foto di questa nostra avventura.
Spero che il racconto vi sia piaciuto e vi auguro che possiate anche voi andare a visitare questo bellissimo continente.
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Anche qui bell'appartamentino con Airbnb in una zona residenziale e molto tranquilla. Anche se Perth ci ha dato l'impressione di una intera città molto tranquilla: strade belle ampie e molto meno trafficate di Melbourne o Sydney, più moderna di Adelaide e molto aperta e ricca di verde.
Oltre a visitare la città e fare un bel giro in motoscafo nel suo golfo, abbiamo girato parecchio in auto nei dintorni.
A nord ci siamo spinti fino all'incredibile Pinnacle Desert: una zona di dune di sabbia dorata da cui emergono decine e decine di pinnacoli rocciosi.
Abbiamo poi visitato Freemantle, primo porto dove sbarcavano i deportati inglesi ed i coloni nel 1800.
Infine siamo stati a Rottnest Island, una bella isoletta di
fronte a Perth dove vivono i Quokka, piccoli marsupiali che non si trovano in nessuna altra parte del mondo, e ricca di splendide spiagge dove abbiamo fatto il bagno per la prima volta nell'Oceano Indiano.
Una bella giornata veramente rilassante prima di riprendere l'aereo per Adelaide dove ci aspettava il volo di rientro in Italia.
Questi 40 giorni in Australia alla fine sono volati, come vola sempre il tempo. Siamo stati fortunati che non abbiamo avuto alcun contrattempo, il meteo è stato eccezionalmente bello con una sola giornata di pioggia e qualche mezza giornata di cielo nuvoloso mentre per il resto abbiamo sempre avuto sole.
La gente che abbiamo incontrato si è sempre dimostrata molto aperta e cordiale e dell'Australia serberemo un gran bel ricordo.
Qui, se volete, ci sono ancora un po' di foto di questa nostra avventura.
Spero che il racconto vi sia piaciuto e vi auguro che possiate anche voi andare a visitare questo bellissimo continente.
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sabato 21 aprile 2018
40 giorni in Australia - Settima parte
Arrivati ad Alice Springs abbiamo ritirato il Mitsubishi Pajero 4x4 che avevamo prenotato e siamo subito partiti verso la nostra prima tappa nel deserto: Glen Helen.
Per questi 5 giorni nel deserto avevamo programmato un bel giro lungo un percorso ad anello con Alice Springs da un lato e Yulara dall'altro. In mezzo 2 soste negli unici alberghi esistenti.
La prima cosa che ci ha colpito di questo deserto è che era molto meno "desertico" di quanto ci aspettassimo. Tanta vegetazione, molti alberi, poche aree davvero brulle.
Per questi 5 giorni nel deserto avevamo programmato un bel giro lungo un percorso ad anello con Alice Springs da un lato e Yulara dall'altro. In mezzo 2 soste negli unici alberghi esistenti.
La prima cosa che ci ha colpito di questo deserto è che era molto meno "desertico" di quanto ci aspettassimo. Tanta vegetazione, molti alberi, poche aree davvero brulle.
Lungo la strada alcune brevi deviazioni ci hanno portato a visitare dei "gorge": piccoli canyon con laghetti e sorgenti dove, volendo, si poteva anche fare il bagno.
Anche Glen Helen è uno di questi gorge. Qui c'era il nostro primo albergo: una specie di fattoria completamente autonoma provvista di generatore elettrico, pompa di benzina, servizio di ristorazione e camere un po' spartane. Nessun altra abitazione nel raggio di km. La sera per la prima volta in vita mia sono riuscito a vedere nel cielo chiaramente la via Lattea grazie all'assenza di qualsiasi inquinamento luminoso. E' una cosa affascinante!
Il secondo giorno è stato quello in cui si è dimostrata fondamentale la scelta di un fuoristrada: prima la visita alla Palm Valley, all'interno di un canyon raggiungibile unicamente tramite un impervio sterrato con pozze di sabbia e ampi tratti rocciosi.
Poi 150 km di strada sterrata per attraversare il Kings Canyon e raggiungere il secondo albergo.
Traffico praticamente inesistente così come rarissimi sono i punti di sosta che siano abitati da qualche essere umano. Nessun segnale telefonico. C'è solo da sperare di non avere guai meccanici...
Il terzo giorno abbiamo raggiunto Yulara che è una specie di villaggio turistico a circa 20 km dall'Ayers Rock. Qui avevamo prenotato per 2 notti. La prima sera siamo subito andati a visitare Fields of Light, una installazione artistica con 50.000 luci a fibra ottica che accendono di colori un campo con l'Ayers Rock sullo sfondo.
Il giorno dopo volo con l'elicottero sopra l'Ayers Rock e poi visita via terra. Visto da vicino si capisce come questo enorme "sasso" possa essere sacro agli aborigeni: ha davvero qualcosa di mistico in sé, una specie di sensazione strana di essere vicino a qualcosa di speciale e unico, un posto dove il confine con altri universi è più sottile...
L'ultimo giorno l'abbiamo impiegato per percorrere i 500 km necessari a tornare ad Alice Springs dove abbiamo passato l'ultima notte nel deserto prima di prendere il volo per Perth.
Fine settima parte.
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venerdì 20 aprile 2018
40 giorni in Australia - Sesta parte
I cinque giorni di viaggio attraverso il percorso più vario di tutta la nostra vacanza in Australia sono trascorsi molto velocemente ed alla fine siamo arrivati a Sydney dove avevamo prenotato un appartamento tramite Airbnb che si è rivelato davvero azzeccato.
Splendida posizione, in una zona molto tranquilla ed allo stesso tempo vicinissima al centro.
Per spostarsi a Sydney sono comodissimi i battelli di cui avevamo una linea che passava proprio sotto casa nostra.
Ed arrivare in pochi minuti nello splendido porto in centro città con l'Harbour Bridge da un lato e l'Opera House dall'altro ha davvero un fascino particolare.
A Sydney abbiamo girato parecchio per il centro, siamo saliti sull'omonima torre che offre una splendida visuale dall'alto, abbiamo visitato l'Opera House, lo zoo, fatto un po' di shopping, visitato il Giardino Cinese dell'Amicizia, incontrato un nostro amico che si è trasferito qui per lavoro e girato tanto in battello.
Abbiamo pure fatto diverse escursioni nei dintorni. Le più belle sono state alle Blue Mountains e alle spiagge di Collaroy Beach e Palm Beach.
Le Blue Mountains in particolare ci hanno affascinato perché uno si immagina di andare in montagna ed invece continua a viaggiare su un territorio completamente piano. Finché alla fine sbuca su un gigantesco canyon e si rende conto di aver viaggiato per chilometri su quelle montagne.
I giorni a Sydney sono volati e con essi il primo mese di vacanza in Australia. Il 26 marzo abbiamo restituito l'auto a noleggio con cui avevamo percorso poco più di 5.000 km ed abbiamo preso il volo per Alice Springs, al centro del deserto australiano...
Fine sesta parte.
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Splendida posizione, in una zona molto tranquilla ed allo stesso tempo vicinissima al centro.
Per spostarsi a Sydney sono comodissimi i battelli di cui avevamo una linea che passava proprio sotto casa nostra.
Ed arrivare in pochi minuti nello splendido porto in centro città con l'Harbour Bridge da un lato e l'Opera House dall'altro ha davvero un fascino particolare.
A Sydney abbiamo girato parecchio per il centro, siamo saliti sull'omonima torre che offre una splendida visuale dall'alto, abbiamo visitato l'Opera House, lo zoo, fatto un po' di shopping, visitato il Giardino Cinese dell'Amicizia, incontrato un nostro amico che si è trasferito qui per lavoro e girato tanto in battello.
Abbiamo pure fatto diverse escursioni nei dintorni. Le più belle sono state alle Blue Mountains e alle spiagge di Collaroy Beach e Palm Beach.
Le Blue Mountains in particolare ci hanno affascinato perché uno si immagina di andare in montagna ed invece continua a viaggiare su un territorio completamente piano. Finché alla fine sbuca su un gigantesco canyon e si rende conto di aver viaggiato per chilometri su quelle montagne.
I giorni a Sydney sono volati e con essi il primo mese di vacanza in Australia. Il 26 marzo abbiamo restituito l'auto a noleggio con cui avevamo percorso poco più di 5.000 km ed abbiamo preso il volo per Alice Springs, al centro del deserto australiano...
Fine sesta parte.
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giovedì 19 aprile 2018
40 giorni in Australia - Quinta parte
A Melbourne ci siamo fermati un po' di giorni per visitarla e visitarne i dintorni. La città, rispetto ad Adelaide, è più dinamica con un centro più moderno, ricco di grattacieli.
Ha dei parchi ed un giardino botanico molto belli anche se mi hanno deluso un po' i negozi ed i locali del centro che ho trovato un po' "dimessi"...
Visita d'obbligo al vicino circuito di Philipp Island dove ho visto correre tanti Gran Premi motociclistici. Peccato che non c'era nessun evento in programma ma è stato emozionante lo stesso.
Da Melbourne poi siamo ripartiti cercando l'itinerario può vario possibile per raggiungere Sydney. Avevamo a disposizione 5 giorni e così ne abbiamo fatti 2 all'interno lungo la Great Alpine Road ed altri 3 lungo la costa.
Nonostante il nome, non dovete immaginare la Great Alpine Road come una sorta di Route des Grandes Alpes, semplicemente perché le montagne in Australia sono tutte molto antiche ed erose e quindi molto meno imponenti. Nonostante ciò i paesaggi sono davvero belli, per noi molto insoliti con rocce tondeggianti e montagne ricoperte da una vegetazione fatta perlopiù da eucalipti al posto dei nostri abeti, faggi e querce.
Molto bella la vista dalla cima di Mount Buffalo, che con i suoi 1.700 metri è una delle montagne più alte della zona. Come pure belli i paesaggi in quota intorno a Falls Creek, una sorta di Cortina australiana, uno dei pochi posti dove ci sono degli impianti sciistici in Australia.
Siamo quindi ritornati sulla costa risalendola verso nord. Qui il paesaggio è rapidamente cambiato passando da zone quasi brulle ad una fitta foresta pluviale. L'unica cosa che non è cambiata è stata la scarsità di zone abitate: in questi 5 giorni abbiamo spesso percorso più di 50 km tra un paese (formato da un paio di case) e l'altro. L'insediamento è estremamente sparso ed è costituito da singole fattorie con ettari ed ettari di terreno intorno. Inoltre almeno la metà dei territori che abbiamo attraversato è costituito da parchi nazionali.
Viaggiare in auto qui è stato estremamente piacevole in quanto il traffico praticamente inesistente ci ha permesso di goderci appieno il paesaggio. Il lato negativo è che una sera abbiamo saltato la cena visto che l'unico ristorante del posto dove ci eravamo fermati chiudeva la cucina già alle 7:30 di sera.
Fine quinta parte.
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Ha dei parchi ed un giardino botanico molto belli anche se mi hanno deluso un po' i negozi ed i locali del centro che ho trovato un po' "dimessi"...
Visita d'obbligo al vicino circuito di Philipp Island dove ho visto correre tanti Gran Premi motociclistici. Peccato che non c'era nessun evento in programma ma è stato emozionante lo stesso.
Da Melbourne poi siamo ripartiti cercando l'itinerario può vario possibile per raggiungere Sydney. Avevamo a disposizione 5 giorni e così ne abbiamo fatti 2 all'interno lungo la Great Alpine Road ed altri 3 lungo la costa.
Nonostante il nome, non dovete immaginare la Great Alpine Road come una sorta di Route des Grandes Alpes, semplicemente perché le montagne in Australia sono tutte molto antiche ed erose e quindi molto meno imponenti. Nonostante ciò i paesaggi sono davvero belli, per noi molto insoliti con rocce tondeggianti e montagne ricoperte da una vegetazione fatta perlopiù da eucalipti al posto dei nostri abeti, faggi e querce.
Molto bella la vista dalla cima di Mount Buffalo, che con i suoi 1.700 metri è una delle montagne più alte della zona. Come pure belli i paesaggi in quota intorno a Falls Creek, una sorta di Cortina australiana, uno dei pochi posti dove ci sono degli impianti sciistici in Australia.
Siamo quindi ritornati sulla costa risalendola verso nord. Qui il paesaggio è rapidamente cambiato passando da zone quasi brulle ad una fitta foresta pluviale. L'unica cosa che non è cambiata è stata la scarsità di zone abitate: in questi 5 giorni abbiamo spesso percorso più di 50 km tra un paese (formato da un paio di case) e l'altro. L'insediamento è estremamente sparso ed è costituito da singole fattorie con ettari ed ettari di terreno intorno. Inoltre almeno la metà dei territori che abbiamo attraversato è costituito da parchi nazionali.
Viaggiare in auto qui è stato estremamente piacevole in quanto il traffico praticamente inesistente ci ha permesso di goderci appieno il paesaggio. Il lato negativo è che una sera abbiamo saltato la cena visto che l'unico ristorante del posto dove ci eravamo fermati chiudeva la cucina già alle 7:30 di sera.
Fine quinta parte.
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mercoledì 18 aprile 2018
40 giorni in Australia - Quarta parte
Finita la settimana ad Adelaide, abbiamo iniziato un periodo di spostamenti più intensi. Il 5 marzo abbiamo raggiunto con auto e traghetto Kangaroo Island: bellissima isola con paesaggi davvero emozionanti.
Prima tappa, dopo aver percorso diversi sterrati in mezzo ad ampi pascoli e fitti boschi di eucalipti, Seal Bay: splendida spiaggia dove si possono ammirare da vicino, sotto la guida di un ranger, le foche che si riposano al sole dopo aver passato alcuni giorni in mare a cacciare.
Altro posto notevole che abbiamo visitato è l'Admiral Arch, un arco naturale di roccia sull'oceano.
Dopo una notte sull'isola siamo ritornati sulla terraferma cominciando la discesa verso Melbourne. La prima parte del percorso è abbastanza anonima con ampie e noiose pianure. Unico punto davvero degno d'interesse è Mount Gambier, un paese dove ci siamo fermati a dormire che ha al centro un bellissimo lago di un blu incredibile formatosi all'interno di un antico vulcano.
Abbiamo quindi percorso la Great Ocean Road, strada panoramica sulle scogliere frastagliate e ricche di faraglioni, archi rocciosi ed ampie insenature sabbiose fino a raggiungere Melbourne, seconda grossa tappa del nostro viaggio.
Fine quarta parte.
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Altro posto notevole che abbiamo visitato è l'Admiral Arch, un arco naturale di roccia sull'oceano.
Dopo una notte sull'isola siamo ritornati sulla terraferma cominciando la discesa verso Melbourne. La prima parte del percorso è abbastanza anonima con ampie e noiose pianure. Unico punto davvero degno d'interesse è Mount Gambier, un paese dove ci siamo fermati a dormire che ha al centro un bellissimo lago di un blu incredibile formatosi all'interno di un antico vulcano.
Abbiamo quindi percorso la Great Ocean Road, strada panoramica sulle scogliere frastagliate e ricche di faraglioni, archi rocciosi ed ampie insenature sabbiose fino a raggiungere Melbourne, seconda grossa tappa del nostro viaggio.
Fine quarta parte.
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martedì 17 aprile 2018
40 giorni in Australia - Terza parte
E così è arrivato finalmente il giorno della partenza. Sabato 24 febbraio alle 14:00 ci siamo imbarcati a Venezia su un Boeing 777-300 della Emirates che, via Dubai ci avrebbe portato ad Adelaide alle 21:00 del giorno dopo.
Un viaggio decisamente lungo ma, avendo deciso di concederci la comodità della Business Class, è passato abbastanza in fretta e ci ha permesso di dormire parecchio in modo da assorbire in maniera meno traumatica possibile le 9 ore e mezza di differenza di fuso orario.
E' stato emozionante sbarcare in Australia e trovare ad attenderci dei nostri amici veneti che erano a trovare i loro figli emigrati per lavoro.
Ritirata all'Avis la Rav4 che ci avrebbe accompagnato per il prossimo mese, abbiamo raggiunto il nostro appartamento Airbnb. Tutto insomma è filato liscio.
La settimana ad Adelaide (dal 25 febbraio al 4 marzo) l'abbiamo passata in maniera divertente ma anche abbastanza tranquilla. Approfittando del fatto che i nostri amici erano più pratici della zona, ci siamo affidati parecchio a loro per visitare la città ed i dintorni.
Un paio di giorni abbiamo gironzolato per il centro e per i bei parchi cittadini, un giorno siamo andati al mare, poi abbiamo visitato un bel parco con animali della zona in semi-libertà, siamo saliti sulle colline alle spalle della città ed abbiamo visitato diverse cantine di questa che è la zona più vinicola dell'Australia.
Il tempo è sempre stato bello con temperature intorno ai 25-30 gradi: una bellezza considerando che a casa nostra in Italia nevicava ed era sempre brutto tempo.
Fine terza parte.
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E' stato emozionante sbarcare in Australia e trovare ad attenderci dei nostri amici veneti che erano a trovare i loro figli emigrati per lavoro.
Ritirata all'Avis la Rav4 che ci avrebbe accompagnato per il prossimo mese, abbiamo raggiunto il nostro appartamento Airbnb. Tutto insomma è filato liscio.
La settimana ad Adelaide (dal 25 febbraio al 4 marzo) l'abbiamo passata in maniera divertente ma anche abbastanza tranquilla. Approfittando del fatto che i nostri amici erano più pratici della zona, ci siamo affidati parecchio a loro per visitare la città ed i dintorni.
Un paio di giorni abbiamo gironzolato per il centro e per i bei parchi cittadini, un giorno siamo andati al mare, poi abbiamo visitato un bel parco con animali della zona in semi-libertà, siamo saliti sulle colline alle spalle della città ed abbiamo visitato diverse cantine di questa che è la zona più vinicola dell'Australia.
Il tempo è sempre stato bello con temperature intorno ai 25-30 gradi: una bellezza considerando che a casa nostra in Italia nevicava ed era sempre brutto tempo.
Fine terza parte.
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lunedì 16 aprile 2018
40 giorni in Australia - Seconda parte
Una volta decisa la destinazione, abbiamo deciso il periodo: dal 24 febbraio all'8 aprile che in Australia corrisponde alla fine dell'estate, inizio autunno. Un periodo buono per evitare le temperature estive troppo alte avendo ancora però un meteo favorevole per girare e per andare pure al mare.
E' stata quindi la volta delle tappe: l'Australia è enorme e, pur avendo ben 40 giorni per girare, non è pensabile di vederne che una minima parte. Inoltre, non avendo più vent'anni, non volevamo ridurre il viaggio ad uno sfiancante tour de force.
Abbiamo così definito 5 mete principali lasciando aperto il viaggio poi a decisioni e variazioni in corso d'opera. Tanto ormai con internet è un gioco da ragazzi prenotare un albergo anche all'ultimo minuto.
Le 5 mete principali sono state: Adelaide (punto di arrivo e di rientro), Melbourne, Sydney, Alice Springs e Perth. In pratica gran parte della costa sud-est, il centro e la costa ovest. L'unica zona che abbiamo completamente evitato è stato il nord in quanto tropicale e soggetto in autunno a maltempo ed uragani.
Da Adelaide a Sydney (via Melbourne) il viaggio sarebbe stato in auto mentre gli spostamenti tra Sydney, Alice Springs, Perth e poi nuovamente Adelaide sarebbe stato con voli interni.
Alla fine di gennaio avevamo quindi prenotato: volo andata e ritorno Venezia-Adelaide, auto da ritirare ad Adelaide e restituire a Sydney, appartamenti tramite Airbnb ad Adelaide per una settimana, a Melbourne per 5 giorni, a Sydney per un'altra settimana, volo interno da Sydney a Alice Springs, quattro alberghi lungo un percorso nel deserto che avrebbe incluso la visita all'Ayers Rock e jeep 4X4 per girare, volo interno da Alice Springs a Perth, auto e appartamento (sempre Airbnb) a Perth per una settimana ed infine volo da Perth ad Adelaide. Tutto il resto lo avremmo deciso strada facendo.
Fine seconda parte.
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E' stata quindi la volta delle tappe: l'Australia è enorme e, pur avendo ben 40 giorni per girare, non è pensabile di vederne che una minima parte. Inoltre, non avendo più vent'anni, non volevamo ridurre il viaggio ad uno sfiancante tour de force.
Abbiamo così definito 5 mete principali lasciando aperto il viaggio poi a decisioni e variazioni in corso d'opera. Tanto ormai con internet è un gioco da ragazzi prenotare un albergo anche all'ultimo minuto.
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Da Adelaide a Sydney (via Melbourne) il viaggio sarebbe stato in auto mentre gli spostamenti tra Sydney, Alice Springs, Perth e poi nuovamente Adelaide sarebbe stato con voli interni.
Alla fine di gennaio avevamo quindi prenotato: volo andata e ritorno Venezia-Adelaide, auto da ritirare ad Adelaide e restituire a Sydney, appartamenti tramite Airbnb ad Adelaide per una settimana, a Melbourne per 5 giorni, a Sydney per un'altra settimana, volo interno da Sydney a Alice Springs, quattro alberghi lungo un percorso nel deserto che avrebbe incluso la visita all'Ayers Rock e jeep 4X4 per girare, volo interno da Alice Springs a Perth, auto e appartamento (sempre Airbnb) a Perth per una settimana ed infine volo da Perth ad Adelaide. Tutto il resto lo avremmo deciso strada facendo.
Fine seconda parte.
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domenica 15 aprile 2018
40 giorni in Australia - Prima parte
Ci sono alcuni posti nel mondo che mi hanno sempre affascinato: il Giappone, la Terra del Fuoco, i grandi parchi statunitensi, l'Islanda e l'Australia. Poi, per un motivo o per l'altro, ho sempre finito per viaggiare solo in Europa. Gran bei viaggi: Capo Nord, la Scozia, Spagna e Portogallo, la Lapponia... Quasi sempre fatti tutti in automobile perché mi piace vedere il paesaggio cambiare quando mi sposto mentre l'aereo mi trasporta un po' troppo istantaneamente e mi manca il senso della distanza.
Gli anni sono passati e tutti quei viaggi più grandi e lontani restavano sempre nel cassetto dei desideri da realizzare. Perché si ha sempre l'impressione che comunque ci sarà tempo per farli.
Poi però a 50 anni inoltrati ti rendi conto che il tempo non è poi né infinito, né passa senza lasciare traccia. Quello che a 20-30 anni facevo senza problemi, a 40 magari mi faceva tentennare, a 50 diventa problematico, a 60 probabilmente mi farà desistere. Piccoli acciacchi che sopraggiungono e che si accumulano ad altri piccoli acciacchi, problemi esterni (figli che crescono, genitori che invecchiano, la pensione che invece di avvicinarsi si allontana) ed altre mille scuse tendono a chiudere sempre più fermamente quel cassetto.
Finché lo scorso autunno mi sono reso conto che c'era una finestra di opportunità ben aperta: mia mamma e mia suocera abbastanza in salute, lo stesso per me e mia moglie, le figlie praticamente indipendenti, un po' di denaro da parte e la possibilità di prendere un lungo permesso dal lavoro.
Rimandare questa opportunità potrebbe aver significato cancellarla per sempre e sarebbe stato stupido perché la filosofia della mia vita è sempre stata di accumulare ricordi non rimpianti.
Abbiamo così deciso di iniziare con il viaggio più lungo ed impegnativo fra quelli sognati (ad esclusione della Terra del Fuoco che probabilmente resterà davvero solo un sogno) e cioè l'Australia.
Fine prima parte.
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Gli anni sono passati e tutti quei viaggi più grandi e lontani restavano sempre nel cassetto dei desideri da realizzare. Perché si ha sempre l'impressione che comunque ci sarà tempo per farli.
Poi però a 50 anni inoltrati ti rendi conto che il tempo non è poi né infinito, né passa senza lasciare traccia. Quello che a 20-30 anni facevo senza problemi, a 40 magari mi faceva tentennare, a 50 diventa problematico, a 60 probabilmente mi farà desistere. Piccoli acciacchi che sopraggiungono e che si accumulano ad altri piccoli acciacchi, problemi esterni (figli che crescono, genitori che invecchiano, la pensione che invece di avvicinarsi si allontana) ed altre mille scuse tendono a chiudere sempre più fermamente quel cassetto.
Finché lo scorso autunno mi sono reso conto che c'era una finestra di opportunità ben aperta: mia mamma e mia suocera abbastanza in salute, lo stesso per me e mia moglie, le figlie praticamente indipendenti, un po' di denaro da parte e la possibilità di prendere un lungo permesso dal lavoro.
Rimandare questa opportunità potrebbe aver significato cancellarla per sempre e sarebbe stato stupido perché la filosofia della mia vita è sempre stata di accumulare ricordi non rimpianti.
Abbiamo così deciso di iniziare con il viaggio più lungo ed impegnativo fra quelli sognati (ad esclusione della Terra del Fuoco che probabilmente resterà davvero solo un sogno) e cioè l'Australia.
Fine prima parte.
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lunedì 29 gennaio 2018
Non datelo ancora per spacciato
Lo so, il blog proprio langue anche perché non ho molto da dire. Quasi tutto quello che mi riguarda lo trovate nei vari link (FB, Twitter, Instagram e Flickr).
Però forse a fine febbraio per un mesetto abbondante, un utilizzo più specifico glielo trovo... Stay tuned ;-)
Però forse a fine febbraio per un mesetto abbondante, un utilizzo più specifico glielo trovo... Stay tuned ;-)
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