Tutto nasce da un controllo sulle emissioni della ferriera che da anni è (giustamente) nel mirino di ambientalisti e tanti comuni cittadini che abitano vicino ad una struttura poco compatibile con un ambito cittadino.
Durante questi controlli è emerso che i terreni di 7 aree verdi della città risultano fortemente inquinati da sostanze potenzialmente cancerogene.
Quello che non si sa è se questo inquinamento possa venir ricondotto alla ferriera, al traffico oppure fosse già presente nei terreni di queste aree.
Per capire la fonte dell'inquinamento ora sembra ci vorranno addirittura DUE ANNI!
Due anni durante i quali la ferriera continuerà
In pratica città doppiamente sconfitta...
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Per quello che ne so, se quello che riporta l'articolo collegato è giusto, cioè che si tratta di inquinamento da benzene e affini, se si tratta di una cosa recente, cioè di meno di cent'anni, è più probabile che si tratti di raffinerie o stabilimenti dove si trattano le plastiche e altre sostanze chimiche come le vernici, piuttosto che di fonderie.
RispondiEliminaCito Wikipedia:
"Fino alla seconda guerra mondiale, la quasi totalità del benzene era un sottoprodotto della produzione di carbon coke nell'industria dell'acciaio.
Durante gli anni cinquanta, la domanda di benzene crebbe enormemente per le richieste delle neonate fabbriche di produzione di materie plastiche, per cui fu necessario produrre il benzene anche dal petrolio.
Attualmente, la maggior parte del benzene è prodotta dalle industrie petrolchimiche, e in una minor parte, dal carbone."
Visto che a Trieste c'era una raffineria e visto che negli anni 70 c'era stato un attentato che aveva fatto bruciare per giorni un paio di depositi di greggio, non mi stupirei che il problema sia sorto quella volta. La beffa è che i controlli attuali sono partiti per provare che la fonderia inquina e sono finiti per far scoppiare un problema diverso (che ovviamente ha fatto subito passare in secondo piano quello principale). Il fatto è aggravato dalla decisione di tenere tutto fermo per 2 anni solo per fare delle analisi mentre l'inquinamento rimane. Io innanzitutto provvederei a bonificare i giardini in modo da poterli riutilizzare, quindi cercherei di capire la fonte dell'inquinamento.
EliminaC'è un'altra cosa da dire. Per quel poco che ne so la legge consentiva alle accieierie di fare come gli pareva con le sostanze tossiche all'interno del perimetro dello stabilimento. Quindi non avevano interesse a sversare all'esterno. Viceversa, qui dalle mie parti il terreno è tutto inquinato perchè le fabbrichette versavano tutto nelle rogge, nei pozzi neri, ovunque, pur di non accollarsi gli oneri di smaltimento. La contaminazione da fumo è relativamente leggera e superficiale, è facile riconoscere lo sversamento intenzionale, sia per la concentrazione che per la profondità della infiltrazione.
EliminaTanto è che qui per l'acqua potabile i consorzi vanno a pescare la falda fossile ad oltre 100 metri sotto.
Che io sappia l'unico modo per "bonificare" è scavare via tot metri di terra, portarla via in qualche discarica e sostituirla con terra "pulita". E' una operazione abbastanza improbabile, l'hanno fatta qualche volta per la contaminazione da ordigni nucleari ma per gli inquinanti "convenzionali" di solito abbozzano.
e poi oramai gli organismi umani si sono modificati ed adattati a tutte queste sostanze
RispondiEliminaVero, purtroppo... Ti adatti o muori
Eliminaorrore e rabbia... molta
RispondiEliminaMi sembra che @Lorenzo abbia inquadrato la situazione : l' operazione di reinterro, con sostituzione della terra inquinata con altra pulita, può essere eseguita, ma sugli esiti non si ha alcuna garanzia ! °_°
RispondiElimina@Giulio caro ... fà male doverlo constatare, ma ormai dobbiamo prendere atto che l' incuria e la bassa politica hanno finito per devastare gran parte del territorio del nostro paese e così lasceremo alle generazioni future, non solo un enorme debito pubblico, ma anche un paese largamente inquinato nelle sue falde acquifere più profonde !
RispondiEliminaè la triste conseguenza degli inquinamenti incontrollati delle grosse fabbriche. Per fortuna che adesso si mette riparo.... mi ricordo, quando lavoravbo a Milano cosa capito all'Icmesa e che danno fece la nube tossica di Diossina...
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