martedì 13 settembre 2016

Il danno e la beffa

Tra le innumerevoli farse burocraticotecnicopolitiche del nostro Paese ecco qui l'ultima che riguarda Trieste:

Tutto nasce da un controllo sulle emissioni della ferriera che da anni è (giustamente) nel mirino di ambientalisti e tanti comuni cittadini che abitano vicino ad una struttura poco compatibile con un ambito cittadino.

Durante questi controlli è emerso che i terreni di 7 aree verdi della città risultano fortemente inquinati da sostanze potenzialmente cancerogene.

Quello che non si sa è se questo inquinamento possa venir ricondotto alla ferriera, al traffico oppure fosse già presente nei terreni di queste aree.

Per capire la fonte dell'inquinamento ora sembra ci vorranno addirittura DUE ANNI!

Due anni durante i quali la ferriera continuerà ad inquinare a funzionare mentre i giardini, con relative aree gioco per bambini, resteranno off limits. Non potrà venir tagliata l'erba, venir curate le piante, fatta pulizia e tolte le erbacce se non con metodi da bonifica chimico-batteriologica (e quindi sappiamo già a che degrado ulteriore andranno incontro queste zone).

In pratica città doppiamente sconfitta...
.

7 commenti:

  1. Visto che a Trieste c'era una raffineria e visto che negli anni 70 c'era stato un attentato che aveva fatto bruciare per giorni un paio di depositi di greggio, non mi stupirei che il problema sia sorto quella volta. La beffa è che i controlli attuali sono partiti per provare che la fonderia inquina e sono finiti per far scoppiare un problema diverso (che ovviamente ha fatto subito passare in secondo piano quello principale). Il fatto è aggravato dalla decisione di tenere tutto fermo per 2 anni solo per fare delle analisi mentre l'inquinamento rimane. Io innanzitutto provvederei a bonificare i giardini in modo da poterli riutilizzare, quindi cercherei di capire la fonte dell'inquinamento.

    RispondiElimina
  2. e poi oramai gli organismi umani si sono modificati ed adattati a tutte queste sostanze

    RispondiElimina
  3. Mi sembra che @Lorenzo abbia inquadrato la situazione : l' operazione di reinterro, con sostituzione della terra inquinata con altra pulita, può essere eseguita, ma sugli esiti non si ha alcuna garanzia ! °_°

    RispondiElimina
  4. @Giulio caro ... fà male doverlo constatare, ma ormai dobbiamo prendere atto che l' incuria e la bassa politica hanno finito per devastare gran parte del territorio del nostro paese e così lasceremo alle generazioni future, non solo un enorme debito pubblico, ma anche un paese largamente inquinato nelle sue falde acquifere più profonde !

    RispondiElimina
  5. è la triste conseguenza degli inquinamenti incontrollati delle grosse fabbriche. Per fortuna che adesso si mette riparo.... mi ricordo, quando lavoravbo a Milano cosa capito all'Icmesa e che danno fece la nube tossica di Diossina...

    RispondiElimina

Causa spam eccessivo al momento non è più possibile commentare come anonimo.