Altro che Orwell: lo scenario auspicato dai nostri politici con la scusa della lotta al terrorismo è sempre più invasivo della privacy del cittadino.
Vietare sistemi di comunicazione criptata, come vorrebbe fare Cameron, avrebbe zero effetto sull'individuazione di terroristi mentre offrirebbe a chi gestisce il potere un potente mezzo in più per monitorare l'umore della popolazione e quindi contrastare qualsiasi malcontento o tentativo di ribellarsi a quanto deciso da una ristrettissima cerchia di politici. In pratica ci stanno preparando un bello scivolo verso una dittatura sempre più stretta.
Inoltre, forse il solerte ministro non ha considerato, vietare la criptatura renderebbe molto più facile il lavoro a tanti hacker, spie industriali e pure terroristi che potrebbero mettere le mani allegramente su segreti industriali e bancari facendo danni ben maggiori di quelli che si vorrebbe evitare.
Alla fine il maggior danno dei (rari) attentati in occidente non sono qualche decina o centinaia di morti su milioni e milioni di persone, sono tutti i disagi provocati dalle disposizioni emanate sull'onda della paura: controlli al limite dell'assurdo prima di salire su un aereo, monitoraggi a tappeto di tutte le nostre mail e telefonate, probabile reintroduzione dei controlli alle frontiere, altre varie restrizioni alla nostra libertà personale.
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Ma di quali restrizioni stai sproloquiando?
RispondiEliminaMi fai ridere, devi segnalare alle autorità ogni tuo spostamento, il Servizio Sanitario ha tutti i tuoi dati biometrici, la Agenzia delle Entrate tiene traccia di tutte le tue transazioni, sei costantemente tracciato tramite il tuo telefono e le tue carte con sopra il microchip.
Faccio anche presente che tutte queste informazioni, più quelle detenute dalle aziende di cui sei cliente (telefonia, elettricita, gas, assicurazioni, ecc) sono custodite da impiegati pubblici dello stesso tipo che trovi all'ufficio postale, non dalla CIA.
I politicani fanno sparate tanto per, su cose che non conoscono. Il "mondo reale" è di parecchi anni avanti rispetto alla legislazione.
Avanti non necessariamente in senso buono.
EliminaCazzo se sei polemico... Certo che siamo già controllati ma ti piace tanto che trovino costantemente scuse per aumentare i controlli? Sai, io ricordo ancora che prima di quel cazzo di 11 settembre andare in aereo non imponeva 3 ore di anticipo per il check-in, che nel bagaglio a mano non dovevo pensare 20 volte cosa mettere dentro per evitare che me lo buttino via ai controlli, ecc...
EliminaLe scuse sono il terrorismo, l'evasione fiscale, la criminalità in generale ma ogni volta c'è qualche controllo o obbligo in più. Alla fine non stai dicendo nulla di molto diverso da quello che dico io anche se nel tuo commento vuoi dare l'impressione di scrivere una genialata ad uno che ha scritto una minchiata.
La prossima volta vedi di commentare in maniera meno da maestrino saccente perchè è un tono che a casa mia non piace. Commentatore avvisato, mezzo salvato...
Prima di eventuali ulteriori cattive interpretazioni, "controlli ed obblighi in più" si riferiscono alla burocrazia in generale e non agli aeroporti...
EliminaGiulio non è colpa mia se anche tu, come i politicanti, hai una gran confusione in testa.
EliminaIl controllo delle persone e dei bagagli all'imbarco non ha niente a che vedere con la "privacy", è una procedura che serve a filtrare eventuali attentatori della domenica (che quelli professionali sanno come infiltrarsi) e per rassicurare l'opinione pubblica che le autorità vigilano su di noi.
Nello stesso momento qualsiasi gadget alimentato da corrente elettrica può avere un chip con un software che comunica con gli altri gadget intorno. Dal contapassi che usi per correre al frigorifero che hai in casa, il navigatore dell'auto, l'antifurto, il telepass, la televisione. Tutte le tessere che porti in tasca contengono informazioni che possono essere lette e scritte ogni volta che le usi e probabilmente anche quando passi da un apposito cancello. Poi ci sono i casi più ovvi come lo smartphone, le carte di credito/debito e l'homebanking, il PC, eccetera.
Prego notare che qui non si parla di autorità governative.
Le aziende possono accordarsi per raccogliere, scambiare e manipolare le informazioni, esiste un settore merceologico che si chiama "big data" che appunto consiste in questo, cioè negli strumenti per raccogliere e filtrare grandi masse di dati dal pubblico tramite canali qualsiasi. Google vive di questo, cosi come molte altre aziende Internet meno famose. Ad oggi ogni volta che tu visiti un sito web vieni profilato in vari modi, esattamente come quando vai a fare la spesa o ti sposti da casa per una ragione qualsiasi.
Sul fronte governativo abbiamo cose come "il garante della privacy" che non serve a niente per tutta una serie di ragioni. Prima cosa, i "garanti" sono sovente conniventi con i colossi industriali e il caso della telefonia è lapalissiano. Poi, anche se volessero avere un controllo effettivo, non hanno fisicamente gli strumenti per farlo, per esempio un "garante" italiano cosa può sapere di cosa fa Google o Samsung e anche se lo sapesse, che strumenti legali/fisici ha per obbligare queste aziende ad una certa prassi invece che un'altra.
La Agenzia delle Entrate è indietro rispetto agli strumenti e alle pratiche già in uso nel settore privato da anni e anni e li adotta perché ha lo stesso scopo, quello di profilare le persone per togliergli i soldi dalle tasche. Se ci pensi, alla fine da un punto di vista fiscale siamo progressivamente obbligati ad usare gli strumenti bancari che al momento della introduzione erano facoltativi, niente di più. Abbandoniamo il contante per usare carte col microchip, siamo obbligati ad avere un conto bancario, le pratiche cartacee vengono sostituite da "documenti telematici", eccetera. E' semplicemente la convergenza del "pubblico" verso le pratiche del "privato".
Se vuoi faccio finta di "indignarmi". Oh come sono indignato, i governi comprimono la mia privacy. Telecom mi conta i peli del naso ma quello va bene.
Lo semplifico. la "privacy" ti viene tolta molto prima come cliente/consumatore che come cittadino. Dove per molto prima si intende in un intorno dei dieci anni. Quando un governo inizia ad utilizzare le pratiche che usano le aziende, più o meno queste pratiche sono in uso da dieci anni. E questo è il nonsenso. Non ti va bene che il governo ti controlli ma ti va bene che lo faccia chiunque altro. Con tutta una serie di corollari, per esempio che per un malintenzionato è relativamente facile accedere alle informazioni che sono in mano ad una azienda X piuttosto che alla CIA.
Eliminase non sei un delinquente o un evasore non dovresti temere sti controlli... gli islamici ci hanno dichiarato guerra e noi facciamo finta di non accorgercene...
RispondiEliminaEnio, la parola "temere" e "controlli" sono improprie. Immaginati che io voglia venderti qualcosa, quello che mi serve è sapere il più possibile sulle tue abitudini in modo da poterti proporre prodotti facili da vendere ed eventualmente da condizionarti. Per esempio, se so che a te piace cucinare, ti proporrò prodotti alimentari o attrezzi di cucina. Poi io passo questa informazione ad una assicurazione che ti proporrà una polizza contro gli infortuni in cucina. Poi passo questa informazione ad una azienda sanitaria che ti proporrà un checkup legato alle tue abitudini alimentari oppure ad un network di palestre che ti proporranno un abbonamento per rimetterti in forma.
EliminaDevi sostituire la parola "controllo" con "profilazione". Riguardo il "timore", dipende, secondo me alla maggior parte della gente cooperare con le aziende che ci vendono cose e servizi fa solo "piacere/comodo". Facilita il consumo e alla gente piace consumare. Diventa una cosa negativa solo se hai lo scopo di ridurre e controllare i tuoi consumi. Che però se ci pensi è un comportamento atipico e vagamente asociale.
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.
EliminaBertolt Brecht
Come tutte le leggi fatte per limitare quel che il cittadino può/non può fare, vietare la criptazione delle comunicazione servirebbe unicamente a impedirne un uso alla portata di tutti. Un uso però legittimo, compreso quello che mi garba/non mi garba far sapere dei fatti miei - legali, cioè non infrango nessuna legge - al resto del mondo, stato dove vivo e/o altri compresi.
RispondiEliminaVedi l'esempio droga, armi, rapine, omidici, etc. etc.
Con un minimo di conoscenza dell'argomento, chiunque fa quel che gli pare e lo si scopre, non sempre, a cose fatte.
Per restare in tema, se voglio mandarti un messaggio dove ti dichiaro tutto il mio amore con la certezza che lo leggerai solo tu, ci sono un sacco di modi, senza usare la crittografia. Uno su tutti: la steganografia.
Quindi i casi sono due:
1) non sanno di quel che parlano
2) ci stanno a prova'.
Voto per la seconda.
Secondo me qui non abbiamo capito bene.
EliminaQuando tu "codifichi" un messaggio prima lo scrivi, facciamo il caso sul tuo smartphone, poi pigi un bottone e lo invii. Quando lo decodifichi, ricevi un file, pigi un bottone e il messaggio viene visualizzato in forma leggibile.
Peccato che nello smartphone c'è un apposita combinazione hardware/software che registra qualsiasi azione tu faccia col telefono, compreso scrivere e leggere i messaggi. Quindi, anche ammesso e non concesso che la codifica sia a prova di decodifica, chi controlla l'hardware e il software del telefono scavalca qualsiasi codifica semplicemente accedendo al messaggio nello stesso momento in cui accede l'utente. NON ESISTE nessun modo per evitare questo problema. Dato che l'hardware degli smarphone è inaccessibile e il software si può sostituire solo in teoria e solo da un certo livello in su.
La stessa cosa vale per qualsiasi gadget elettronico. Chi ti vende l'aggeggio può fare QUALSIASI cosa senza che tu possa evitarlo. Quindi, se io fossi la NSA ma anche se fossi un service provider, non farei altro che stringere un accordo con Google con Samsung, LG, eccetera, con Apple in modo da potere accedere a tutti i dispositivi a piacimento, registrare i dati, farmieli mandare ed eventualmente installare qualche aggeggio nei casi dove serva.
siamo controllati da sempre questo è chiaro... ricordo che ai tempi dell'università si parlava già di Echelon... è chiaro che i politicanti sfruttino ogni fatto per aumentare il controllo.
RispondiEliminaParlano di libertà d'opinione e di pensiero, sfilano nei cortei poi sono subito pronti a fare progetti per limitare le libertà...
Esistono sistemi di ogni genere per intercettare i segnali in tutte le forme in cui vengono trasmesse. Ai tempi della guerra fredda gli Americani avevano dei sommergibili specializzati che andavano a posare dei dispositivi di ascolto sopra i cavi telefonici sottomarini. Presumo che li usino ancora. Poi ci sono le antenne per captare ed eventualmente disturbare i segnali radio, inclusa la telefonia, le comunicazioni da/per i satelliti inclusi quelli per il posizionamento. Ci sono dispositivi di ascolto di ogni genere, per esempio che leggono i suoni dentro una stanza dalla vibrazione del vetro della finestra.
EliminaMa questa è ferraglia del passato.
Oggi ci portiamo addosso e usiamo in casa, al lavoro, in macchina, ovunque, dei gadget che sono permanentemente connessi in un modo o nell'altro, parlano, ascoltano e registrano. Di tutta questa roba noi non sappiamo niente. Non sappiamo cosa c'è dentro ne che funzioni esegue, a parte quello che il fabbricante, il venditore, i provider dei servizi e altre entità, vogliono farci vedere.
L'unica difesa è quella della sardina, cioè essere solo una sardina in mezzo ad un banco di milioni di altre sardine identiche. Quindi non offrire un incentivo particolare, confondersi nel rumore di fondo.
Ma esiste una risposta anche a questa difesa. I gadget raccolgono informazioni, oceani, universi di informazioni inutili. Poi ci sono dei macchinari potentissimi e dei software evoluti che ruminano queste informazioni alla ricerca di qualche particolarità oppure per categorizzare le informazioni in gruppi e sottogruppi utili per strategie di manipolazione. Non è altro che un versione automatica delle vecchie indagini di mercato o dei sondaggi.
Io non credo che ci sia molta gente che quando compra uno smartphone pensa al fatto che non sa niente di cosa ci sia dentro e di quali funzioni nascoste il dispositivo abbia. Non solo, nessuno si preoccupa del fatto che un hard disk abbia un suo firmware o che ce l'abbia una scheda di rete o un router o qualsiasi altro pezzo.
in effetti un criminale ha tutte le sue fonti di informazione ed è per questo che non capisco leggi come quelle sulla praivasi che generano sprechi di tonnellate di carta per deleghe persino per ritirare le analisi cliniche di un familiare.
RispondiEliminaCerto qualcuno con queste leggi ce magna alla grande, come il garante ed il suo megastipendio, però tante piccole aziende ed artigiani ci hanno chiuso definitivamente la serranda.
Molto bella quella di mettere un cartello sotto ogni telecamera "attenzione zona videosorvegliata" e quella con l'obbligo di distruggere le registrazioni dopo tot giorni e poi i carabinieri che in caso di bisogno ti chiedono se per caso, per errore, non c'è qualche copia di tre mesi prima dimenticata da qualche parte, per verificare qualcosa di grande importanza
Le tonellate di carta, cosi come le procedure intricate, servono per dare un lavoro a più gente possibile. Secondo te, una volta che la P.A. dovesse digitalizzare tutte le pratiche licenzieranno tutto il personale che fino a poco prima era addetto a mettere timbri, riempire faldoni e portarli in qualche magazzino?
EliminaFatta la tara che la burocrazia non si può eliminare perché non puoi eliminare le persone che vivono di quello, il problema, lo ripeto, è che il "pubblico" è indietro di dieci anni (come minimo) rispetto alle pratiche e alle tecnologie impiegate nel settore privato. Significa che le compagnie aeree sanno più cose di te di quante ne sappia il governo. Porbabilmente se avessero un incentivo, le aziende rintraccerebbero i ricercati molto più velocemente della Polizia. Infatti quando la Polizia italiana (non so cosa facciano FBI o NSA o la CIA) vuole assumere informazioni su qualcuno, chiede a Telecom o alla banca.
Forse potrebbe interessare leggere qui:
RispondiEliminahttp://www.fsf.org/news/libreboot-x200-laptop-now-fsf-certified-to-respect-your-freedom
E qui:
https://fsf.org/blogs/community/active-management-technology
Prego notare che questi sono solo alcuni dei mille casi simili che sono ovunque. Se andate a vedere l'elenco dell'hardware "certificato dalla "Free Software Foundation, vedrete che è molto corto.