sabato 17 agosto 2013

Promo Roaming 100 mega di Tim è una truffa

Ultimamente la TIM sta inanellando una serie di fregature per i suoi clienti davvero incredibili!

Dopo la promo Tim in viaggio full di cui ne avevo ampiamente parlato QUI, ora è la volta della promo gratuita Roaming 100 mega.

Quest'ultima promozione viene offerta a tutti coloro che hanno sottoscritto la Tim in viaggio full (anche se, non si capisce bene il motivo essendo gratuita, non viene attivata in automatico ma è necessario attivarla manualmente).

In ogni caso questa promo, una volta attivata, promette di offrire entro il 30/09/2013, 100 mb gratuiti di traffico roaming una volta esauriti i 25 mb giornalieri (che altrimenti costerebbero 1 euro al mb).

Quindi chiunque,  con Tim in viaggio full e Roaming 100 mega, dovrebbe stare tranquillo all'estero che, pagati i 3 euro giornalieri per la prima promozione, anche se esaurisce i 25 mb di traffico, poi ne ha ancora gratuiti almeno finchè non consuma il monte complessivo di 100 mb nell'arco di vita della promo Roaming 100 mb.



Invece la brutta sorpresa che ho avuto ieri è che, esauriti i 25 mb della Tim in viaggio full (pagati 3 euro nella prima riga qui sotto), la Tim ha cominciato a farmi pagare il traffico successivo (come si vede nella seconda immagine). 




Io me ne sono accorto subito perchè ho controllato immediatamente gli addebiti (proprio per vedere se interveniva la Roaming 100 mega) ma altri clienti, in fiducia, potrebbero buttare anche fino a 100 euro per 100 mb che credono di avere gratis...

Ovviamente sarà molto difficile ottenere il rimborso di quanto indebitamente pagato e capire come aver diritto ad usufruire di questi 100 mb all'estero stante che il 119 ormai non risponde più...

Aggiornamento 21.08.2013: contattato via Twitter @TIM_Official, mi hanno riaccreditato il traffico oltre i 25 mb.
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8 commenti:

  1. cose da matti. inutile dirlo ma dietro ogni offerta c'è sempre la pecca

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  2. Ti racconto un episodio: tempo fa mi ragalano un telefono. Io non ho un contratto che include traffico dati (anche questa suddivisione fittizia è un'altra truffa) ma leggendo i termini del contratto su Internet scopro di avere una soglia di traffico tot al costo Y.
    Per prova mi collego ad Internet, poi vado a controllare gli importi che mi vengono addebitati sulla ricarica e vedo che invece del costo Y mi è stato addebitato il prezzo pieno (che ovviamente è uno sproposito).

    Allora telefono al servizio clienti.

    I servizio clienti fa finta di cadere dalle nuvole, allora io gli leggo al telefono i termini del contratto dal loro stesso sito.
    Mi dicono che comunque ho torto, il che significa che se voglio il rimborso devo procedere per vie legali.
    Il giorno dopo hanno rimosso il paragrafo incriminato dal contratto pubblicato su Internet (che ingenuamente avrei dovuto stampare e farmi autenticare da un notaio).

    A margine, il fatto che vengono prodotti nuovi contratti di continuo, che sovente si vanno a soprapporre o vanno a sostituire contratti preesistenti, è la prova lapalissiana che il rapporto tra fornitore e clienti è improntato più o meno sugli stessi presupposti del "gioco delle tre tavolette".

    Stante il fatto che lo Stato è rigoroso sono nell'imporre le gabelle e che siamo lasciati a noi stessi, l'unica difesa è NON aderire a NESSUNA proposta commerciale, se non il minimo indispensabile.

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    1. Quello che mi chiedo è: visto che tutte queste porcherie le fanno a milioni di italiani possibile che il garante delle telecomunicazioni o una delle tante associazioni consumatori non facciano mai nulla? Siamo davvero così pecore?
      Ovvio che un singolo non va a far causa per pochi euro, ma una class action come si deve è proprio impossibile farla?

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    2. E' peggio di cosi.
      Mettiamo il caso che ti vengano addebitati 50 mila euro di traffico.
      Tu chiami per dire che c'è un errore e ti rispondono di pagare.
      Allora non ti rimane che fare ricorso tramite un avvocato.
      Scopri che la sede legale della telefonica è a Roma e te sei a Trieste quindi ti tocca prendere un avvocato a Roma.
      Poi quando arriva il giorno in cui ci si presenta davanti al giudice la telefonica non manda nessuno e il giudice rinvia l'udienza.
      Eccetera eccetera.

      In sostanza si, siamo servi.

      La "class action" nel diritto italiano mi sa che se non è impossibile è improbabile. Ma secondo me non è questo il punto. Il punto è che lo Stato da noi serve per elargire pensioni e prebende, per garantire che si avveri la dittatura del proletariato ma non ha nessuna dimestichezza con i concetti di "giusto/sbagliato" e tantomeno con il concetto di "libertà".

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  3. lì da voios in taja i cittadini sono trattati come delinquenti e ve lo dimostra il fatto che per mandarvi una multa ve la mandano per raccomandata che in genere è recapitata al mattino quando voios siete al lavoro e quindi vi lasciano un avviso di recarvi a ritirare la raccomandata all'ufficio postale.
    Voi perdete una mattinata per ritirare la missiva e dentro vi dicono di recarvi al vostro ufficio di residenza della polizia municipale dove voi vi recate perdendo un'altra mattinata e finalmente vi impossessate della multa che correte a pagare.
    Ma allora, perchè assieme alla raccomandata i vostri caporioni, cui voi elargite favolosi stipendi, non inviano anche una lettera comune contenente la suddetta multa, dando la possibilità ai cittadini onesti di non perdere 2 mattinate per pagare la multa come zelantemente fanno?
    Questa è la prova che loro sanno che Voi tutti siete dei ladri truffatori e delinquenti e come tali Vi trattano.
    E dire che l'avevate avuta l'opportunità de mannalli tutti a ffanculo

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    1. Rispondo alla tua domanda: perché una lettera normale tu puoi sempre dire di non averla ricevuta. Ecco spiegato l'arcano della raccomandata.

      Piuttosto io direi che il semaforo con il giallo studiato apposta in modo che scatti il rosso mentre sei ancora impegnato in mezzo all'incrocio, da cui la telecamera ti scatta la simpatica fotografia che è sottesa alla multa, magari, dico magari, si configurerebbe come una truffa. O la corsia preferenziale che ad un tratto da sinistra si sposta a destra o il tratto di sopraelevata su cui scatta un divieto ad una certa ora della notte, eccetera. A Milano ce ne sono un tot di queste trappole.

      Ma d'altra parte, come può l'Italiano indignarsi se poi ognuno nel suo piccolo tira a fregare? Il "cittadino-servo-delinquente" è un prodotto tipico delle Nazioni dove non esiste senso di appartenenza, da cui discende il "civismo", cioè le virtù del "cittadino". Non vi rifaccio la storia degli ultimi duemila anni ma il servo della gleba oppresso da un occupante straniero è da sempre la norma per gli Italiani, con l'unica eccezione nel nord della parentesi comunale. Da cui al massimo si appartiene ad un clan di familiari e clienti nel senso romano del termine.

      La "italianità" è la balla primigenia su cui si fondano tutte le altre balle della storia dell'Italia dal "risorgimento" in poi.

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    2. ma infatti, la mia supplica è quella di far spedire
      ASSIEME ALLA RACCOMANDATA
      anche una semplice lettera normale contenente la stessa multa
      il cittadino onesto se la ritrova nella sua cassetta della posta, la legge e va a pagarla, senza dover perdere le 2 mattinate.
      Il disonesto non ci va nemmeno a ritirarle le raccomandate, ma dirà che non ha mai ricevuto l'avviso, farà opposizione con avvocati e non paga, salvo ricevere pignoramenti da equitalia

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  4. Eh ma la lettera e la raccomandata potrebbero arrivare con una differenza di 15 giorni una dall'altra. Oppure la lettera potrebbe andare persa e la raccomandata no. Mica sono le poste germaniche.

    Non preoccuparti, visto l'andamento delle cose e visto che la Agenzia delle Entrate ha due o tre Area 51 con batterie di server che tracciano qualsiasi nostro movimento, in un prossimo futuro ti verrà prelevato tutto in automatico dal Conto Corrente Obbligatorio.

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