domenica 27 agosto 2017

La bici stressa chi non ce l'ha

Grazie alla polemica lanciata a Trieste di vietare il transito alle bici in aree pedonali (parliamo di zone che attualmente prevedono il transito sia di pedoni che di bici), mi sono reso conto dai commenti che leggo su Facebook di quanto odio ci sia da parte di una fetta di popolazione nei confronti di tutti i ciclisti.

Capisco che molti sono parecchio indisciplinati ma lo stesso si può dire dei pedoni (quanti aspettano il verde per attraversare?) e degli automobilisti (che ne fanno di tutti i colori e causano pure incidenti mortali). Ma a leggere i commenti sui Social sembra quasi che si parli di terroristi, lanciati sulle strade come kamikaze, i soli a non rispettare le regole del Codice della Strada. Che poi a Trieste di bici ne girano pochissime rispetto ad altre città italiane ed europee.

Un po' meno stress ed un po' più di rispetto reciproco non guasterebbe da parte di tutti: automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni.
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2 commenti:

  1. i commenti su facebook ormai sono spazzatura, in pochi si trovano tracce di ragionamento

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  2. Io sono sia motociclista che ciclista e sottolineo come QUALSIASI COSA sia questione di educazione e intelligenza. Siccome allo stato attuale il "dirittismo" e lo "ugualismo" sono il metro di tutte le cose, ne consegue che in QUALSIASI COSA si finisce per premiare i maleducati e gli stupidi e punire gli altri.

    E' il contrario del "rispetto".
    Una di quelle parole che viene storpiata in omaggio al "dirittismo" e allo "ugualismo". In origine stava a significare una cosa importante che merita di essere guardata due volte, ricontrollata. Ergo, il "rispetto" non è un diritto innato, è qualcosa che si deve meritare.

    Comportarsi bene o male non è questione di "rispetto" verso gli altri indistintamente, è questione di "virtù", ovvero di possedere in se sia la forza che la capacità di SCEGLIERE tra bene e male. E' l'esatto opposto, invece di conformarsi agli altri, sei tu che devi dare forma al mondo, dipende da te.

    E qui casca l'asino, per il problema di cui sopra. Noi puniamo la virtù e premiamo la mancanza di virtù, assumiamo che non esista bene/male, che sia tutto relativo, indifferente. Come risultato ottieni una massa di idioti nel senso etimologico, gente che non sa comportarsi e che deve quindi essere limitata con leggi e divieti.

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