Quello che si sa di sicuro è che l'aereo decolla regolarmente alle 00:41 ora locale da Kuala Lumpur ed alle 01:30 c'è l'ultimo contatto radio con i piloti che confermano che tutto è regolare anche se sembra che il trasponder (che identificherebbe l'aereo sui radar a terra) sia già stato spento.
Da quel punto in poi non si sa più nulla. L'aereo non appare sui radar e non comunica nulla a terra.
Dopo giorni di ricerche con tantissime ipotesi prese in considerazione (avaria, sabotaggio, dirottamento), il primo ministro malese annuncia che l'aereo è precipitato nell'oceano indiano ad oltre 2000 km da Perth (Australia).
A questo punto però io vorrei capire un paio di cose:
- perchè è stato spento il transponder prima di modificare la rotta? E perchè è stata modificata la rotta?
- perchè il volo si è diretto in una zona di mare completamente deserta e senza alcuna possibilità di atterraggio?
Se si fosse trattato di un'avaria che magari avesse mandato in tilt comunicazioni e sistemi di navigazione, dei piloti esperti avrebbero cercato di tenersi in vista della terraferma (che di sicuro hanno sorvolato dopo aver perso/interrotto i contatti) e non avrebbero puntato verso l'oceano aperto.
Esclusa l'avaria resta solo il dirottamento (da parte di qualcuno o da parte dei piloti stessi). Ma quale motivo può spingere qualcuno a dirottare un volo di nascosto dai radar ed in silenzio radio solo per dirigerlo lontano da qualsiasi Paese e farlo volare per diverse ore fino ad esaurire il carburante e precipitare nell'oceano? In genere un dirottatore cerca di atterrare da qualche parte o, se terrorista, di creare danno o clamore (vedi 11 settembre) o almeno rivendicare in qualche modo l'azione.
Vorrei tanto sapere in quelle ore da quando è scomparso dai radar ed ha modificato la rotta, cos'ha effettivamente fatto quell'aereo. Ha sempre solo volato? Oppure è atterrato da qualche parte a scaricare qualcuno o qualcosa prima di ripartire verso un destino segnato? Davvero i resti che dicono di aver trovato sono quelli del volo MH370? Chissà se la verità la sapremo mai...
Aggiornamento 26.03: Sembra che già l'8 marzo gli inglesi tramite i loro satelliti spia sapessero dove si era diretto il Boeing 777 malese. Però hanno aspettato "solo" 2 settimane per comunicarlo agli altri paesi. Chissà cosa altro aspettano di comunicare...
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temo che rimarrà uno dei tanti misteri.
RispondiEliminaSe pensiamo che per Ustica appena in questi ultimi anni ha cominciato a venir fuori la verità...
Eliminaappunto.
EliminaDavvero troppe incongruenze (che poi, va a sapere se quel che han detto è la verità).
RispondiEliminaNon credo sapremo mai come sono andate davvero le cose.
passano gli anni e diventi sempre più curioso, io spesso mi domando cosa catz ci facciamo qui, nell'universo, però anche sapere sto fatto dell'aereo potrebbe di già essere di conforto
RispondiEliminaInvece io da giovane mi ponevo le domande sulla natura dell'universo, adesso ho abbassato il tiro e mi chiedo che mutante porta la segretaria, penso che tra poco comincerò a chiedermi se mi sono messo le mutande io.
EliminaScusa ma di tutto il post l'unica cosa giusta è questa:
RispondiElimina"Quello che si sa di sicuro è che l'aereo decolla regolarmente alle 00:41 ora locale..."
Tutto il resto ha più o meno l'attendibilità dell'Iliade. Sapremo mai come si svolsero le cose sotto le mura di Troia? Direi di no.
Beh, di un volo nel 2014 mi aspetterei di poter sapere più cose rispetto a come si siano svolte le vicende dell'Iliade. O meglio: quasi sicuramente qualcuno sa bene cosa è successo (o lo saprà) ma ciò non verrà divulgato.
EliminaIo invece il contrario. Proprio perché siamo nel 2014 le cose che sappiamo sono una cosa ben diversa da quelle che crediamo di sapere. Non è tanto il fatto che cosa è successo venga divulgato o meno, quanto il fatto che tutto quello che ci viene detto è filtrato ed edulcorato. Viviamo nella "era della informazione" e l'informazione è pervasiva, l'unico problema è che è fasulla, artefatta, opera di ingegno. E' una versione più furba del Grande Fratello.
EliminaParlo per sentito dire, forte di un'abissale ignoranza che mi potrebbe portare a credere anche all'esistenza degli orsetti del cuore: pare che un'ipotesi plausibile sia l'incendio.
RispondiEliminaEsso, presumibilmente sviluppatosi su un copertone in fase di decollo e portato a bordo facendo rientrare il carrello, spiegherebbe perché per un certo periodo non sono state registrate anomalie.
L'incendio potrebbe poi avere danneggiato i sistemi di comunicazione, rendendo impossibile trasmettere oltre.
Pare anche - ma non ho capito come sia stato determinato - che l'aereo abbia raggiunto una quota molto più elevata di quella di crociera, il che potrebbe rappresentare un tentativo dei piloti di estinguere il fuoco sottraendo ossigeno.
Se ciò fosse vero, mi spiego la scelta di esaurire il carburante in corrispondenza del mare aperto per essere certi di non danneggiare persone o cose precipitando sull'abitato, una volta accertato che il volo era spacciato.
Chissà, magari i piloti confidavano che un gesto simile li avrebbe almeno fatti ricordare come esperti e stoici aviatori, anziché come loschi dirottatori, terroristi anonimi o massoni in combutta con gli alieni...
Non so perchè ma non mi convince molto. Non è per voler a tutti i costi il mistero ma mi sembra un po' la classica spiegazione che raccontano quando vogliono mettere a tacere qualcosa. A me torna ogni volta in mente quante balle ci hanno raccontato per coprire Ustica. Oltre agli "incidenti" che, guarda caso, hanno colpito fortunosamente i militari che avevano visto cosa era successo realmente sui radar (due di quei militari erano i piloti morti nel terribile incidente a Ramstein nel 1988). Perciò su questi casi strani tendo ad essere sempre particolarmente sospettoso...
EliminaI piloti con avaria sono addestrati per atterrare nell'areoporto più vicino il più rapidamente possibile e se non è fattibile, per compiere un atterraggio di emergenza nel luogo più facilmente accessibile ai mezzi di soccorso. Per finire in mare non serve volare per ore in mezzo al pacifico meridionale fino ad arrivare in un punto praticamente irraggiungibile da qualsiasi terra emersa, bastava andare poco fuori una spiaggia qualsiasi, meglio se nei pressi di un porto.
EliminaUn'altra cosa ovvia è che, posto che i sistemi degli aerei sono ridondanti ed è difficile metterli tutti fuori uso, se non funziona la radio funzionano i telefoni cellulari, infatti sono stati i passeggeri ad avvisare del dirottamento durante gli attentati dell'11 settembre, almeno quelli che hanno avuto il tempo di capire. Il fatto di volare in mezzo all'oceano invece che sopra aree più frequentate sembra intenzionale per evitare qualsiasi comunicazione e intercettazione.
temo che entrerà di diritto in quei casi misteriosi e dimenticati...
RispondiEliminaGarantito...
EliminaNon necessariamente. L'aereo francese caduto mentre era sull'oceano in volo tra Sud America ed Europa è stato un mistero finché non hanno recuperato dei rottami e le scatole nere. C'è voluto un sacco di lavoro e l'impiego di tecnologie militari ma è una cosa fattibile. Qui parliamo di Malesia che non ha i mezzi per un recupero del genere, bisogna vedere se qualcun altro ce li vuole mettere.
EliminaPosto che poi come scrivevo sopra le cose che ci vengono dette sono quasi sempre artefatte.
Secondo me qua ci sono troppe cose strane perchè ci sia l'interesse di raccontarle... E, visto il posto dov'è successo, sarà facile insabbiare il tutto.
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