I danni ambientali sono enormi con gran parte del petrolio, fuoriuscito durante gli 86 giorni che il pozzo restò aperto, dispersi sul fondo del mare e fra le spiagge e le paludi circostanti per un'area di oltre 100 miglia intorno al pozzo.
In seguito all'incidente, sull'onda emotiva e per le proteste degli abitanti della costa, dei pescatori e delle associazioni ambientalistiche, Obama decise per uno stop alle trivellazioni offshore. Uno stop che non è mai stato veramente applicato ma che ora viene proprio definitivamente revocato.
E' bastato che le TV ed i giornali non ne parlassero più e dopo un anno nessuno si ricorda più del disastro e via a ripartire con le trivellazioni offshore nel Golfo del Messico (pure da parte della stessa BP) come se nulla fosse successo.
Le promesse di aumentare la ricerca e l'utilizzo di fonti energetiche alternative e pulite restano sempre e solo promesse. La lobby del petrolio è troppo forte.
Ho letto da qualche parte tra l'altro che la BP è tornata a fare profitti. Di già.
RispondiElimina@Signorponza: questo la dice lunga su quanto grosso è il giro d'affari...
RispondiEliminaConsoliamoci con la parodia di South Park delle scuse del CEO di British Petroleum, va...
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=BeP6CpUnfc0&feature=related
Al riguardo ho scritto un articolo su Wikio, prendendo spunto come idea proprio dal tuo blog.
RispondiElimina@Fra: mi ricordo la parodia ;-)
RispondiElimina@Carolina: mi fa piacere :-)
Ahinoi non è dimenticato, solo che non "vende" più e quindi imedia non ne parlano ma poco o nulla da quel giorno è cambiato da quelle parti e se lo ha fatto... lo ha fatto in peggio :-/
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