lunedì 30 novembre 2015

Ormai siamo oltre il Politically correct...

Dopo la notizia delle discutibili decisioni del preside della scuola di Rozzano, ora anche a Sassari una scuola impedisce una visita pastorale del vescovo nel nome del rispetto nei confronti degli alunni non cattolici.

Ora, da ateo anticlericale, da un lato sono d'accordo su tenere la religione fuori dalla scuola. Il problema è il motivo per cui questo viene fatto.

Perché fino ad un paio di anni fa nessuno si preoccupava dei sentimenti degli atei (o dei protestanti, testimoni di Geova, induisti, animisti, ecc...) mentre ora improvvisamente ci sentiamo in dovere di non rischiare di urtare la suscettibilità religiosa degli stranieri immigrati? 

Finché i non cristiani erano italiani chissenefregava, ora che sono stranieri (che dovrebbero integrarsi, quindi non dico convertirsi, ma solamente accettare le usanze del Paese che li ospita), improvvisamente ci scopriamo estremamente "religiously correct" inventandoci paranoie assurde. Tanto che addirittura gli stessi soggetti per i quali rinunciamo alle nostre tradizioni, non ce lo chiedono ne lo vogliono...

Diciamocelo chiaro che siamo un popolo di razzisti! Ma razzisti nei confronti di noi stessi!
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