lunedì 3 agosto 2015

Chiudere locali per combattere la droga

Visto che lo Stato ormai ha perso completamente il controllo di certi quartieri dove si spaccia tranquillamente e dove gli spacciatori vengono attivamente protetti da decine se non centinaia di persone dai rari controlli delle FdO, la nuova moda è diventata quella di scaricare la responsabilità dei problemi della droga sui locali notturni.

A leggere un po' i giornali di quest'ultima settimana sembra che chiudere mega discoteche come il Cocoricò sia il metodo migliore per combattere il fenomeno della droga tra i giovani.


Certamente una bella campagna mediatica per distogliere l'opinione pubblica notoriamente molto forcaiola e poco incline a guardare al di là del proprio naso, dal fatto che la droga non gira solo nelle discoteche ma ovunque nelle nostre città e che è molto facile per un magistrato chiudere un locale pubblico ma non risolve in realtà nulla. Quello che servirebbe sarebbero controlli di polizia più capillari ed efficaci, magistrati che condannassero velocemente gli spacciatori e leggi che li facessero rimanere in carcere e non uscire dopo pochi giorni. Insomma, un dispiego di uomini, mezzi e denaro sicuramente maggiore di quello che lo Stato mette a disposizione.
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4 commenti:

  1. non lo so, non mi intendo di droghe
    So soltanto che una volta (quando angh'io ero rigazzo) erano una robba pe' ricchi
    se vede che oggi so tutti ricchi da potè godè co' le droghe.
    Nel programma del partito degli under 70.000 c'è la liberalizzazione di tutte le droghe, per garantire i cittadini dai fabbricatori fai da te dannosi alla salute dei mortidifame, però tutti coloro che risultano positivi sono esclusi dal servizio sanitario nazionale

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  2. Siamo oltre l'80% dei reati che non hanno un colpevole... Vado a memoria, eh...

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  3. basterebbe prendere a calci in culo gli spacciatori, dopo averli arrestati e sbattuti dentro a pane e acqua per un paio di settimane in attesa di processo, magari al caldo e sotto un sole cocente

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    1. in Italia non c'è la certezza della pena, gente che deve scontare 15 anni per omicidio ne fa appena 3 e viene magari messo fuori per buona codotta prima. Un prete coglione che lo prende in comunità a "redimersi" o un Pannella CHE SI METTE A FARE LO SCIPERO DELLA FAME E DELLA SETE per farli magari uscire prima perchè poveretti stanno stretti in cella e dove dovrebbero stare in tre stanno in 10 poverini!. Da noi il carcerfe è diventato una vacanza forzata un pò disagiata.... e tutti una volta presi in fallo ne approfittano.

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