Ogni tanto qualche progetto valido riesce ad andare in porto anche a Trieste. È il caso dell'ex ospedale militare che è stato restaurato e diventerà il futuro campus dell'Università di Trieste, in grado di ospitare in una residenza di altissimo livello, studenti e ricercatori da tutta Europa.
Venerdì è stato inaugurato e questo week-end è rimasto aperto al pubblico per chi voleva visitarlo. Purtroppo era visitabile solo l'edificio principale in quanto il retrostante edificio ad H è ancora in fase di ultimazione.
È stato interessante vedere dall'interno questo antico edificio: nel 1985 quando ero militare telescriventista al comando truppe, qui era ancora usato come ospedale militare (è stato chiuso alcuni anni dopo che mi ero congedato) ed ogni sera trasmettevo i certificati medici dei ragazzi di leva che erano ricoverati...
Trovo davvero lodevole recuperare questi antichi siti ed edifici (come è stato fatto anche con l'ex Ospedale Psichiatrico): si offrono nuovi servizi alla città senza perdere l'aspetto storico e culturale.
Il prossimo passo che mi aspetto dal Comune è che restauri l'enorme comprensorio dell'ex caserma Vittorio Emanuele III di via Rossetti: è un'area dal potenziale davvero enorme ed è un peccato vederla abbandonata da tanto tempo.
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Davvero un'ottima cosa.
RispondiEliminaMagari facessero lo stesso con le innumerevoli aree dismesse, e abbandonate, in tutt'Italia dall'Esercito, Aeronautica e compagnia bella. E, invece, tutto tace (e marcisce).
ottima cosa... qui a Genova da anni si cerca una soluzione al collocamento dell'Università. Gli spazi da riutilizzare ci sarebbero (Ex istituto Brignole) ma a quanto pare mancano i soldi... e secondo me la volontà
RispondiEliminaIo invece non sono d'accordo sul recupero di edifici del genere, che risulta in uno spreco di soldi e in un edificio non funzionale. La dobbiamo smettere con l'idea che l'Italia sia un museo a cielo aperto e noi le comparse della rievocazione storica. Gli edifici vecchi vanno demoliti e buonanotte. Il presepio vivente va bene. è coreografico ma deve essere una eccezione, da gestire come eccezione, non la regola.
RispondiEliminaDipende, questo era ancora in condizioni accettabili per venir ristrutturato e soprattutto la posizione è perfetta per la destinazione d'uso che gli hanno dato.
EliminaFaccio sempre l'esempio della mia scuola media, che era già pericolante quando ci andavo io, che adesso stanno "ristrutturando" allo stesso fine apparente del tuo ospedale militare. Si tratta di un edificio che non ha niente da dire da un punto di vista architettonico, accantonato nella periferia della periferia, eppure lo vogliono "recuperare". Ma recuperare cosa? Mattonacci scadenti che ormai si sgretolano, malta ridotta in sabbia, architettura insulsa dei primi del Novecento. Cosa aggiunge una operazione di ripristino alla "qualità" della città?
EliminaSecondo me qui si "recupera" per non sbagliare, per non dovere scegliere cosa tenere e cosa buttare. Finisce come le case dei vecchi, piene di ciarpame inutile e inutilizzabile.
L'Italia già vive un momento di declino, renderlo anche palese "recuperando" edifici tristi, che non hanno nessun merito, è come aprire la finestra, guardare fuori e vedere una di quelle foto ingiallite del bisnonno, gli uomini col cappello e i baffoni, il barroccio attaccato al cavallo e tu pensi al passato con affetto ma poi dici "poveracci".
Masochismo.
tutti soldi buttati
RispondiEliminacon quei finestroni le mura piene e gli intonaci esterni che ora avranno sanato con una passata di americana e che tra 10 anni sarnno tornati allo stesso squallore di com'erano.
L'edilizia è l'unica attività trainante per tutta l'economia, gli edifici vecchi vanno abbattuti e ricostruiti, si spende meno e si ricavano edifici più salubri
Non è vero. Se il restauro, come credo, l'hanno fatto allo stesso modo dell'ex Ospedale Psichiatrico, il risultato è ottimo e duraturo. Tutta l'area dell'ex OPP è un vero gioiellino con edifici storici messi a nuovo ed utilizzati dall'azienda sanitaria e dall'università ormai da oltre un decennio. Tutti gli edifici sembrano ancora appena restaurati mentre spesso si vedono strutture nuove ridotte malissimo dopo pochi anni...
EliminaGiulio, si restaurano le cose preziose, non le cose che non valgono nulla. Mettere un qualsiasi servizio contemporaneo dentro un edificio vecchio è solo un esercizio di stile, un manierismo. Non solo controproducente dal punto di vista tecnico ed economico ma trasmette il chiaro messaggio che l'Italia è quella li, cose vecchie che erano già brutte quando furono costruite, ridipinte e ridefinite come "preziose" per il solo fatto di essere vecchie.
EliminaSiamo finiti.
Ma su quale base puoi dire tu, che non sei nemmeno mai stato qui, che non sai nemmeno di che edifici stiamo parlando, di che storia abbiano, di quanto importanti architettonicamente fossero all'origine e come siano stati rivalutati, dire che non valgono nulla e che utilizzarli per servizi contemporanei è controproducente??? Devo dire che spocchia, presunzione e "bastiancontrarismo" non ti mancano davvero...
EliminaMe ne intendo di architettura quanto basta.
EliminaInoltre, se un edificio "vale" per la sua storia, per esempio le baracche dei campi di concentramento, uno sano di mente capirebbe che non si tratta di trovare la sede più idonea per un determinato servizio contemporaneo ma che torniamo al caso del "museo" e della rievocazione storica. Da cui bisognerebbe chiedersi quanta Italia deve essere museo e quanti Italiani devono partecipare alla rievocazione storica.
Ovviamente, dopo che ci hanno speso un po' di milioni di euro DEVONO valere qualcosa. Ma era meglio non sprecare risorse in una operazione di recupero di maniera e invece demolire e ricostruire.
Nessuno sano di mente può pensare che l'edificio più adatto per collocare un servizio qualsiasi sia un ospedale militare costruito oltre un secolo fa. Oltre che essere ovviamente inutilizzabile come ospedale, sarebbe inadatto anche per metterci la sede della CIA o una stalla o una coltivazione di funghi, qualsiasi cosa.
Però vuoi mettere l'effetto "custom", un po' come quelle auto elaborate che piacciono agli americnai. Pimp-my-ospedale militare.
Per inciso, qui a Milano abbiamo un ospedale costruito dagli Sforza a metà del '400. Guarda un po', adesso (dalla fine degli anni '50 invero) dentro c'è una università.
EliminaViene uno studente americano in visita. Pensa "bello sto edificio antico, in pieno centro storico di Milano ma dov'è l'università?" Non c'è. Non c'è una beata fava. L'edificio in sé è un monumento, ogni singolo mattone (che poi la maggior parte è stato ricostruito nel corso del tempo) ma come sede di una università siamo a livello del terzo mondo, manca qualsiasi cosa, anche l'essenziale. Epperò fa molto fico come sede di rappresentanza e per gli uffici.
Beh, sono contento che la conservazione degli edifici storici non dipenda da tipi come te altrimenti saremmo ancora più carichi di brutture moderne che nell'80% dei casi non portano alcun valore aggiunto (escludiamo pure i casi tipo ospedali e centri di ricerca che richiedono strutture all'avanguardia).
Eliminamai dire mai, qualche volta sti comuni sono da lodare per le loro iniziative e questo è uno di quei momenti
RispondiEliminaEnio, ti ricordi la storia di L'Aquila post-terremoto. Non hanno spostato le macerie perché qualche genio aveva distribuito la favola che fosse possibile ricostruire gli edifici medievali tali e quali ma questa volta adeguandoli anche ai massimi criteri antisismici e ovviamente con tutti gli impianti tecnologici moderni.
EliminaPer carità, investendo tempo infinito e risorse infinite, diciamo che tutto è possibile. Ma nei fatti, il risultato di queste pose velleitarie è che spreca tempo, risorse e non si combina nulla. Infatti logica vuole che abitare o lavorare dentro un edificio costruito nel medioevo non solo è scomodo per mille ragioni, è anche pericoloso. Ricostruire l'edificio medievale ovviando ai suoi difetti ha un costo incalcolabile e il risultato è un edificio che è assolutamente inadeguato rispetto al costo.
Ora, è pensabile ripristinare un edificio di particolare rilevanza, che ne so, una cattedrale. Cioè gestire una eccezione come eccezione.
Il ripristino totale di una città medievale demolita da un terremoto è una idea da pazzi. Idea di cui tra l'altro i nostri antenati, che avevano buon senso, avrebbero riso.