Ma cosa è successo, è cambiato qualcosa qui sul tuo blog o sbaglio? Massì massì tutti a casa tanto a loro non importa nulla e a me dispiace solo per i ragazzini che devono ritirare le bandiere dai balconi. Ciao buona giornata!
Non so, cosa dovrebbe essere cambiato sul mio blog? Non ho toccato la grafica... Comunque a me del calcio non importa nulla (non ho nemmeno guardato la partita) solo che analizzavo come fare gli stronzi come aveva fatto Gasparri dopo la vittoria con gli Inglesi, spesso porta male...
La situazione in cui si trova l'Italia è apocalittica.
Il fatto che la Nazionale sia stata eliminata al primo turno in entrambi gli ultimi due tornei mondiali è solo uno dei tanti sintomi di un declino generalizzato.
E' il sintomo del fatto che la Nazione e il Popolo sono sfibrati, come un pezzo di ferro piegato e ripiegato cento volte nello stesso punto.
Cito un altro esempio che dovrebbe essere ovvio: sappiamo che l'Italia si sta de-industrializzando e che esiste il problema della disoccupazione, sia per chi cerca il primo impiego sia per chi viene espulso dal mercato del lavoro. Sono andato a leggere gli articoli di legge che disciplinano la "cassa integrazione" e le "liste di mobilità". A chiunque dovrebbe apparire evidente che si tratta di un meccanismo folle in ogni suo aspetto, dal ruolo dei sindacati e della contrattazione collettiva fino ai dettagli dei criteri con cui l'azienda deve redigere una graduatoria con cui giustificare perché un impiegato invece che un altro. Il risultato è semplicemente quello di buttare sabbia negli ingranaggi fintanto che questi si arrestano.
Non solo nessuno ha mai seriamente pensato come favorire l'impresa in Italia ma nessuno ha nemmeno pensato a come favorire l'impiego o il reinserimento. In Italia non esiste collocamento, non esiste sussidio di disoccupazione. Esistono solo le organizzazioni sindacali che di volta in volta stipulano accordi in maniera discrezionale trattando da una parte con le aziende e dall'altra con lo Stato. E tutto questo nella logica conflittuale del "nemico di classe".
A questo punto l'unica speranza della Nazionale è che Renzi chieda alla FIFA di legiferare in modo che l'Italia acceda alla finale dei Mondiali come parte del "diritto dei giocatori". Oppure fare ricorso contro la FIFA per discriminazione perché ai giocatori italiani viene impedito l'accesso alla finale solo perché sono brocchi o non hanno voglia di correre.
E quando aprite la pagina di qualsiasi quotidiano vi trovate sempre e solo l'ultima uscita del "caro leader", il pezzo di colore sui diritti dei gay, il pezzo sulla società multietnica e sul "dramma dei migranti" e una vagonata di gossip.
Occorre forse una spiegazione: Per produrre una Nazionale competitiva e più in generale un movimento sportivo nazionale competitivo, bisogna creare tutta l'infrastruttura che parte dai bambini e sale via via fino al professionismo. Quello che facciamo in Italia invece è importare atleti finiti dall'estero per farli partecipare a degli show decisi a tavolino come il wrestiing dentro stadi inaccessibili al solo scopo di vendere i diritti di questo show alle televisioni di tutto il mondo.
Cosi come l'Italia non produce più tondini di ferro per l'edilizia ma li importa dalla Cina, allo stesso modo l'Italia non produce più calciatori ma li importa. Questo però causa il declino di tutto il sistema dal punto di vista industriale ed economico perché non ci sono più aziende per produrre tondini di ferro (con tutto l'indotto) e causa il declino sportivo perché gli Italiani non fanno sport mancando le strutture a partire dalla scuola (e tutto l'indotto).
Io mi domando e chiedo se gli Italiani vogliono semplicemente sdraiarsi, ingozzarsi di bomboloni aspettando la morte.
Manca, ed è sempre mancata, qualsiasi forma di pianificazione volta a pensare ad un futuro che sia più in là di domani o questo pomeriggio... I risultati sono questi. E finchè si tratta di calcio, chissenefrega. Purtroppo si tratta di tutto, dall'economia alla politica
Eh ma ammesso e non concesso, siamo sicuri che gli Italiani immaginino lo stesso futuro?
Per esempio, a me sembra scontato che bisogni "garantire" agli Italiani delle opportunità, intese come la occasione per sviluppare la quantità maggiore possibile di potenzialità inespresse. Quindi io darei agli Italiani la opportunità di praticare lo sport cosi come la opportunità di trovare/cambiare lavoro.
Ad altri italiani invece sembra scontato che bisogni garantire dei "diritti", come "diritto alla casa" o "diritto al lavoro". Dato che non esiste nessuna divinità superiore che elargisce questi "diritti" in pratica si traduce nel fatto che lo Stato deve provvedere gli Italiani di beni tramite la collettivizzazione. Quindi nessuno si preoccupa di come fare impresa e creare lavoro, piuttosto ci preoccupiamo di mettere in piedi una macchina burocratica che in un modo o nell'altro requisisca risorse e le ridistribuisca sotto forma di sussidio.
Cosi, come siamo andati a sbattere per la seconda volta contro la constatazione che la nostra Nazionale non può competere con le rappresentative di Nazioni con un ventesimo degli abitanti dell'Italia, allo stesso modo stiamo andando a sbattere contro la bancarotta dello Stato e l'impoverimento di tutti li stati dell'economia.
Voglio dire, quando ero bambino alla mattina suonavano le sirene delle fabbriche e l'erba non cresceva sui giardinetti perché i ragazzini passavano le giornate a correre dietro ad una palla.
Adesso non ci sono più ne le fabbriche ne i ragazzini che corrono dietro una palla ai giardinetti. Una persona con due neuroni in testa dovrebbe domandarsi come si fa a mettere il pane in tavola e come si fa a creare dei talenti calcistici. Invece no. Di tutto si parla tranne che delle questioni fondamentali.
il problema è ben più grosso di una sconfitta ai mondiali, si dovrebbe parlare delle scuole calcio che faticano e che in molti casi lavorano male, si dovrebbe parlare di regole stupide che continuano a tenere il calcio a livelli primordiali, si dovrebbe parlare di vivai che non vengono presi in considerazione mentre si comprano giocatori dello stesso livello all'estero, si dovrebbe parlare dei tifosi che vogliono l'acquisto da soldi e che protestano se la società non spende tanto... si dovrebbe ma non si farà. Perchè in questo paese si borbotta e non si prendono mai decisioni. Intanto tra poco ricomincerà il campionato e tutto sarà come prima...
purtroppo il bobbolo è quello che è, ne so' qualcosa io dalle scarse adesioni ricevute dal mio mio partito degli under 70.000. L'unico che potrebbe ricreare una certa coesione ed un minimo di civiltà
è stata tanta la delusione per la partita non giocata e persa. Accontentarsi dello zero a zero non sempre ripaga è un pò come quando il diavolo fa le pentole e si dimentica di fare i coperchi
Ma cosa è successo, è cambiato qualcosa qui sul tuo blog o sbaglio?
RispondiEliminaMassì massì tutti a casa tanto a loro non importa nulla e a me dispiace solo per i ragazzini che devono ritirare le bandiere dai balconi.
Ciao buona giornata!
Non so, cosa dovrebbe essere cambiato sul mio blog? Non ho toccato la grafica...
EliminaComunque a me del calcio non importa nulla (non ho nemmeno guardato la partita) solo che analizzavo come fare gli stronzi come aveva fatto Gasparri dopo la vittoria con gli Inglesi, spesso porta male...
Mi viene in mente un verso della canzone di Checco Zalone "Siamo una squadra fortissimi", questo: fa figur' e mmerd'.
RispondiEliminaMa tanto poi si sa che la colpa è sempre di qualcun altro: arbitro, avversario mordace, caldo, cavallette, congiunzioni astrali... :-)
EliminaLa situazione in cui si trova l'Italia è apocalittica.
RispondiEliminaIl fatto che la Nazionale sia stata eliminata al primo turno in entrambi gli ultimi due tornei mondiali è solo uno dei tanti sintomi di un declino generalizzato.
E' il sintomo del fatto che la Nazione e il Popolo sono sfibrati, come un pezzo di ferro piegato e ripiegato cento volte nello stesso punto.
Cito un altro esempio che dovrebbe essere ovvio: sappiamo che l'Italia si sta de-industrializzando e che esiste il problema della disoccupazione, sia per chi cerca il primo impiego sia per chi viene espulso dal mercato del lavoro. Sono andato a leggere gli articoli di legge che disciplinano la "cassa integrazione" e le "liste di mobilità". A chiunque dovrebbe apparire evidente che si tratta di un meccanismo folle in ogni suo aspetto, dal ruolo dei sindacati e della contrattazione collettiva fino ai dettagli dei criteri con cui l'azienda deve redigere una graduatoria con cui giustificare perché un impiegato invece che un altro. Il risultato è semplicemente quello di buttare sabbia negli ingranaggi fintanto che questi si arrestano.
Non solo nessuno ha mai seriamente pensato come favorire l'impresa in Italia ma nessuno ha nemmeno pensato a come favorire l'impiego o il reinserimento. In Italia non esiste collocamento, non esiste sussidio di disoccupazione. Esistono solo le organizzazioni sindacali che di volta in volta stipulano accordi in maniera discrezionale trattando da una parte con le aziende e dall'altra con lo Stato. E tutto questo nella logica conflittuale del "nemico di classe".
A questo punto l'unica speranza della Nazionale è che Renzi chieda alla FIFA di legiferare in modo che l'Italia acceda alla finale dei Mondiali come parte del "diritto dei giocatori". Oppure fare ricorso contro la FIFA per discriminazione perché ai giocatori italiani viene impedito l'accesso alla finale solo perché sono brocchi o non hanno voglia di correre.
E quando aprite la pagina di qualsiasi quotidiano vi trovate sempre e solo l'ultima uscita del "caro leader", il pezzo di colore sui diritti dei gay, il pezzo sulla società multietnica e sul "dramma dei migranti" e una vagonata di gossip.
Occorre forse una spiegazione:
EliminaPer produrre una Nazionale competitiva e più in generale un movimento sportivo nazionale competitivo, bisogna creare tutta l'infrastruttura che parte dai bambini e sale via via fino al professionismo.
Quello che facciamo in Italia invece è importare atleti finiti dall'estero per farli partecipare a degli show decisi a tavolino come il wrestiing dentro stadi inaccessibili al solo scopo di vendere i diritti di questo show alle televisioni di tutto il mondo.
Cosi come l'Italia non produce più tondini di ferro per l'edilizia ma li importa dalla Cina, allo stesso modo l'Italia non produce più calciatori ma li importa. Questo però causa il declino di tutto il sistema dal punto di vista industriale ed economico perché non ci sono più aziende per produrre tondini di ferro (con tutto l'indotto) e causa il declino sportivo perché gli Italiani non fanno sport mancando le strutture a partire dalla scuola (e tutto l'indotto).
Io mi domando e chiedo se gli Italiani vogliono semplicemente sdraiarsi, ingozzarsi di bomboloni aspettando la morte.
Manca, ed è sempre mancata, qualsiasi forma di pianificazione volta a pensare ad un futuro che sia più in là di domani o questo pomeriggio... I risultati sono questi. E finchè si tratta di calcio, chissenefrega. Purtroppo si tratta di tutto, dall'economia alla politica
EliminaEh ma ammesso e non concesso, siamo sicuri che gli Italiani immaginino lo stesso futuro?
EliminaPer esempio, a me sembra scontato che bisogni "garantire" agli Italiani delle opportunità, intese come la occasione per sviluppare la quantità maggiore possibile di potenzialità inespresse. Quindi io darei agli Italiani la opportunità di praticare lo sport cosi come la opportunità di trovare/cambiare lavoro.
Ad altri italiani invece sembra scontato che bisogni garantire dei "diritti", come "diritto alla casa" o "diritto al lavoro". Dato che non esiste nessuna divinità superiore che elargisce questi "diritti" in pratica si traduce nel fatto che lo Stato deve provvedere gli Italiani di beni tramite la collettivizzazione. Quindi nessuno si preoccupa di come fare impresa e creare lavoro, piuttosto ci preoccupiamo di mettere in piedi una macchina burocratica che in un modo o nell'altro requisisca risorse e le ridistribuisca sotto forma di sussidio.
Cosi, come siamo andati a sbattere per la seconda volta contro la constatazione che la nostra Nazionale non può competere con le rappresentative di Nazioni con un ventesimo degli abitanti dell'Italia, allo stesso modo stiamo andando a sbattere contro la bancarotta dello Stato e l'impoverimento di tutti li stati dell'economia.
Voglio dire, quando ero bambino alla mattina suonavano le sirene delle fabbriche e l'erba non cresceva sui giardinetti perché i ragazzini passavano le giornate a correre dietro ad una palla.
EliminaAdesso non ci sono più ne le fabbriche ne i ragazzini che corrono dietro una palla ai giardinetti. Una persona con due neuroni in testa dovrebbe domandarsi come si fa a mettere il pane in tavola e come si fa a creare dei talenti calcistici. Invece no. Di tutto si parla tranne che delle questioni fondamentali.
il problema è ben più grosso di una sconfitta ai mondiali, si dovrebbe parlare delle scuole calcio che faticano e che in molti casi lavorano male, si dovrebbe parlare di regole stupide che continuano a tenere il calcio a livelli primordiali, si dovrebbe parlare di vivai che non vengono presi in considerazione mentre si comprano giocatori dello stesso livello all'estero, si dovrebbe parlare dei tifosi che vogliono l'acquisto da soldi e che protestano se la società non spende tanto... si dovrebbe ma non si farà. Perchè in questo paese si borbotta e non si prendono mai decisioni. Intanto tra poco ricomincerà il campionato e tutto sarà come prima...
RispondiEliminapurtroppo il bobbolo è quello che è, ne so' qualcosa io dalle scarse adesioni ricevute dal mio mio partito degli under 70.000. L'unico che potrebbe ricreare una certa coesione ed un minimo di civiltà
RispondiEliminaè stata tanta la delusione per la partita non giocata e persa. Accontentarsi dello zero a zero non sempre ripaga è un pò come quando il diavolo fa le pentole e si dimentica di fare i coperchi
RispondiEliminaLasciamo perdere va.
RispondiEliminaUn abbraccio e buon venerdì!
:)...così dormirò notti tranquille
RispondiEliminanon mi è dispiaciuto più di tanto.
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