venerdì 11 ottobre 2013

Carcere è carcere

Ormai non passa giorno che giornali e TV non scrivano qualcosa per convincere l'opinione pubblica di quanto sia terribilmente ingiusta la situazione delle carceri italiane.

L'ultima in ordine di tempo è questa "Lettera al Corriere" che descrive i 40 giorni passati in carcere da un ex-imprenditore.

A prescindere dall'ingiusta detenzione (che ovviamente è da criticare pesantemente), la descrizione di questi "terribili giorni in carcere" non mi sembra molto diversa da com'era la naja.

Stiamo diventando una nazione di smidollati che pretendono di avere sempre e comunque tutte le comodità, tutti i diritti, che non concepiscono che il carcere è carcere, non un albergo 4 stelle. 

Questo qui si scandalizza per il carrello del cibo usato poi per portare la spazzatura? Doveva vedere l'igiene nelle cucine della caserma dove stavo a Napoli: scarafaggi, pentoloni lavati entrandoci dentro con gli anfibi sporchi, ecc... Eppure nessuno è morto.

Si lamenta che d'inverno si gela? Noi in caserma a Trieste avevamo 8 gradi in stanza e mi ero dovuto portare un sacco a pelo. 

La doccia è una conquista? Noi la facevamo quando ce la facevano fare.

Se si sbagliava qualcosa c'erano punizioni, le più gravi (che erano per cazzate tipo addormentarsi mentre si faceva un'inutile guardia) comportavano giorni in più di fermo o addirittura il carcere.

Per lavare la mia roba a Napoli mi ero comprato detersivo e guanti. Insieme ad altri commilitoni abbiamo più volte dovuto disostruire cessi intasati con stronzi che galleggiavano per tutto il bagno. E non era una punizione: era ordinaria amministrazione. E non avevo commesso nessun crimine, semplicemente ho fatto il mio anno da militare come quella volta facevano tutti (o quasi). 

Insomma vediamo di non cagare troppo il cazzo!
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12 commenti:

  1. A Napoli la caserma era da 3000 persone e le pentole per cucinare la pasta erano grandi come vasche da bagno rotonde, fissate al pavimento, con rubinetto per riempirle e scarico sul fondo e in una intercapedine veniva fatta passare acqua bollente che le riscaldava. Per pulirle non si poteva far altro che entrarci dentro :-)

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  2. ci vuole senso della misura
    io trovo giusto che i carcerati abbiano dei diritti. diritti umani voglio dire
    però, ecco... abbiamo gli ospedali in un certo modo, le scuole... che ne parliamo a fa'?
    non siamo un paese del terzo mondo, ma neanche del primo...
    e poi: perché non si fanno gli anni tutti interi?
    perché hanno lo sconto sulla pena se si comportano bene e noialtri poveri cristi che lavoriamo non abbiamo sconto? anzi, fra un po' invece che data di pensione ci sarà scritto "fine pena: mai"
    io sono stato 7 anni in collegio nella seconda metà degli anni '60 e l'inizio dei '70 (o mioddìo che impressione a scriverlo) e non è stat una passeggiata di salute
    "non cagate troppo il cazzo" è un po' brutale... ma rende l'idea

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    1. Infatti io non dico che devono stare ai ceppi. Dico solo che le "terribili condizioni" descritte nella lettera sul Corriere non sono niente di straordinariamente crudele. C'è gente che lavora e vive in condizioni peggiori. E non ha commesso alcun reato!

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  3. siamo diventati tutti froci cor culo dell'altri e questo lo dobbiamo alle riflessioni e le parole dei nostri caporioni generosamente concesse ogni giorno dai favolosi mezzi mediatici, purtroppo oramai il bobbolo non si rende conto di quanto viene preso per il culo e magari una tua modesta osservazione potrebbe creare di te un alieno, un pornodidattico, agli occhi dei più

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  4. Io sono dell'idea che i diritti dei detenuti (così come un minimo di dignità umana) vadano comunque preservati, nonostante quello che possono aver combinato per essere reclusi. Diciamo che celle di 4 metri per 4 con dieci persone all'interno non mi sembra una condizione definibile "umana". E che poi magari lo si facesse anche a militare non mi sembra comunque una buona giustificazione :D Detto questo, ricordando che lo scopo della detenzione deve essere la riabilitazione, sono d'accordo che alcuni tipi di pretese possono anche arrivare a sembrare eccessive e fuori luogo. Giustamente, come dici tu, sono carceri e non alberghi a 4 stelle. Insomma, bisogna trovare un giusto punto di equilibrio.

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    1. Il fatto è che sembra che le carceri nuove anche ci siano solo che, come tante cose in Italia, vengono costruite, inaugurate, e poi restano lì a diventare dei ruderi non si sa bene perchè... Lo stesso insomma che abbiamo visto in tanti servizi TV con scuole, ospedali, campi sportivi. Sprechiamo risorse e poi non troviamo di meglio da fare che regalare un'uscita gratis di prigione a migliaia di detenuti :-(

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    2. rispondo al SIGNOR PONZA : 44 anni di lavoro in catena magari... o in albergo, o in ospedale... si 44 anni ci vogliono prima di andare in pensione... oggi... ebbene 44 anni di lavoro siffatto, non Le sembra peggio della galera... o perlomeno paragonabile ???

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  5. Anch'io ho fatto il militare e ho visto robe turche, e subito punizioni per motivi assurdi ma le galere mi sembrano altra cosa. E penso al Beccarioa e al suo "Dei delitti e delle pene".

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    1. Mah, devo dire che ho seri dubbi sulla rieducazione dei carcerati. Intanto credo che l'opera di educazione andrebbe svolta prima (e qui siamo molto manchevoli basta pensare alle scuole), poi chi finisce in carcere per reati minori ci finisce quando ha già reiterato più volte il crimine (quindi io partirei con la rieducazione quando uno becca una condanna con la condizionale). Chi ha stuprato, ammazzato o creato qualche grave danno alla società, dovrebbe star dentro a meditare sul dolore inflitto alle vittime e suoi parenti e possibilmente lavorare per risarcire la società (sono favorevole ai lavori forzati).

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    2. confondere le BR con la mafia, la pedofilia, ecc. ecc. è scorretto.
      mica tutti i detenuti sono in carcere per lo stesso motivo...
      chi maltratta gli animali per esempio è fuori galera, ma dovrebbe passarci anni...

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  6. come non condividere... considera poi altri due fatti, tenuti nascosti al "pubblico"...

    chi va in carcere non può essere licenziato dal posto di lavoro se il reato non concerne appunto l'ambiente lavorativo... (e quindi continua a prendere lo stipendio e quando esce trova il suo posto bello bello come prima...)

    ci sono 40 (QUARANTAAAA !!!!) strutture carcerarie costruite, INAUGURATE, ma mai utilizzate... e ci vengono a dire che serve un indulto per il sovraffollamento... solo dopo sette anni dal precedente... !!!!

    http://www.ilradar.com/altro-che-emergenza-ci-40-carceri-inaugurate-mai-utilizzate/

    siamo proprio un popolo di pecoroni, giovanardi e balotelli.

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