«Non si capisce» disse il Marchese. «Infatti ci siamo irrimediabilmente persi. Non ci troveranno mai più. Tra un paio di giorni ci uccideremo a vicenda per procurarci il cibo.»
«Sul serio?»
«No.»
[Nessun Dove - Neil Gaiman]
In 150 anni di storia la metropolitana di Londra è diventata una vera ragnatela sotterranea di gallerie, passaggi, stazioni e cunicoli di servizio.
Ma non tutto quello che è stato creato negli anni continua a venir utilizzato: esistono ben 18 stazioni in disuso e "quasi" inaccessibili al pubblico.
Aldwich Station (foto dal sito http://www.silentuk.com/) |
Alcuni "urban explorers" della London Consolidation Crew, sfidando i divieti e le numerosissime telecamere di sicurezza, sono scesi ad esplorare queste antiche stazioni dove quasi tutto è rimasto congelato nel tempo.
Brompton Road Station (foto dal sito http://www.silentuk.com/) |
Un viaggio alla riscoperta di luoghi dimenticati sicuramente emozionante come lo dimostrano questi video...
Ora qualcuno vorrebbe riutilizzare queste vecchie stazioni a scopi turistici. Certo il vantaggio sarebbe di rendere nuovamente accessibili a tutti questi posti ma sicuramente si perderebbe quell'atmosfera di mistero post-apocalisse che ora li avvolge...
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purtroppo non ho incontrato il Marchese de Carabas, ma penso di aver scovato Lear a suonare nella metro.
RispondiEliminaLa gigantesca città che vive sotto Londra è qualcosa di magico, inquietante e misterioso. Sembra davvero di poter scivolare da un momento all'altro tra le fenditure di un altro mondo. By the way... mind the gap!
Da quando anni fa ho letto Nessun Dove, Londra la guardo con un occhio diverso ;-)
Eliminaoccorre un buon senso dell'orientamento e una bussola per avventurarsi alla scoperta di queste "città sotterranee"
RispondiEliminaSicuramente non è una cosa da prendere alla leggera anche perchè molti vecchi percorsi possono essere bloccati, murati o semplicemente ostruiti...
Eliminasi potrebbero cedere ai privati e farne delle fungaie
RispondiEliminaSai che leggevo che uno dei problemi dell'esplorazione di quei tunnel abbandonati e non più ventilati è la presenza massiccia di amianto? Non so quanto buoni sarebbero quei funghi :-)
EliminaSe ci sono le lampade che funzionano significa che non sono del tutto abbandonati ma che periodicamente sono ispezionati. In Italia nel giro di sei mesi sarebbero delle discariche come i cunicoli sotto Napoli.
RispondiEliminaNon sono tutti così: ci sono stazioni chiuse da decenni che non sono più illuminate (come si vede anche nei filmati). E comunque non si può fare il confronto fra Napoli e Londra: differente modo di pensare degli abitanti e, soprattutto, differente presenza dello Stato.
EliminaLo Stato siamo noi.
EliminaNon esiste nessun livello metafisico da cui questa entità superiore "Stato" interviene nelle nostre vite.
Traduco: se qui dove abito io, cittadina abitata in prevalenza da Pugliesi di San Severo di Foggia e da Siciliani di Mazarino, improvvisamente il Comune smettesse di raccogliere i rifiuti, nel giro di una settimana si scatenerebbe l'apocalisse, in due direzioni probabili, la prima che i cittadini si organizzerebbero in proprio per assegnare l'incarico ad una ditta o un consorzio, la seconda che darebbero l'assalto agli uffici comunali. Questo altro non è che il normale funzionamento del "Comune" nel senso originario della parola.
Wikipedia recita:
"Nella maggior parte degli ordinamenti di diritto positivo occidentali il comune è il centro della vita di relazione dell'individuo, dal momento che il suo territorio coincide quasi sempre con quello di un centro abitato (città o borgo), più le campagne circostanti, con le eventuali case sparse, ed eventuali nuclei o centri abitati strettamente interdipendenti, o che si presumono tali, con il nucleo abitativo principale (che possono godere di particolari forme di partecipazione: vedi ad esempio per l'Italia le frazioni). Questa caratteristica, sulla spinta delle esigenze di autonomia manifestatesi per prime in epoca medievale, in Italia settentrionale, ha portato alla concessione alle città, e poi al conferimento di diritto, di particolari forme di autonomia amministrativa, organizzativa e in alcuni casi politica (negli Stati Uniti d'America, ad esempio, i comuni legiferano)."
I Londinesi non ci devono insegnare niente. Piuttosto bisogna chiederci come mai in Italia, specie in certe aree, si è perso il concetto di appartenenza ad una Polis e di CITTADINANZA, da cui discendono necessariamente i diritti e i doveri.
Siamo sempre al "cui prodest".
EliminaMi son segnato il libro,magari me lo leggo a Londra
RispondiEliminaE' un libro bellissimo. E leggerlo a Londra è l'ideale anche perchè poi puoi passare in molti posti descritti nel libro... (non tutti se non vuoi incontrare Mr. Croup e Mr. Vandemar ;-)
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