lunedì 25 giugno 2012

La fine di una specie

A me sono sempre piaciute le tartarughe: mi hanno sempre dato la sensazione di stabilità, saggezza, riflessività, pazienza... 

Sono animali che hanno superato il tempo, ultimi ricordi degli antichi dinosauri che popolavano la terra. E sono anche sempre stati animali molto presenti nelle varie mitologie: nella simbologia induista addirittura l'universo intero poggia su una tartaruga...

E così la notizia che a cent'anni è morto Lonesome George, ultimo esemplare di tartaruga delle Galapagos, mi da un grosso senso di tristezza. Era l'ultimo della sua specie e quindi è forse una morte ancora più definitiva...

.
 

8 commenti:

  1. Non sapevo di questa notizia, quanto mi dispiace.

    RispondiElimina
  2. ma almeno abbiamo avuto il triste 'onore' di conoscerlo. :-(

    RispondiElimina
  3. da ragazzini avevamo soprannominato tartaruga proprio una vecchia, molto somigliante alla foto
    certo che i ragazzini so' proprio cattivissimi nella loro innocenza

    RispondiElimina
  4. e la cosa triste è che di george ne siamo informati, ma molto spesso si estinguono varie specie animai... ed è quasi solo colpa nostra

    RispondiElimina
  5. A voler esser pignolo, la cosa più vicina ai dinosauri che ancora popola la terra son polli e galline.
    E andreotti, vabbè, mi pare scontato.

    RispondiElimina
  6. @Emix: Andreotti comincio a pensare sia sempre esistito... :-D

    RispondiElimina
  7. Morire ed essere l'ultimo della propria specie è una morte doppia. E inquieta assai.

    RispondiElimina
  8. anche a me è spiaciuto tanto della morte di George ma forse, visto che era l'ultimo della sua specie, era più triste la sua vita da ormai molto tempo

    RispondiElimina

Causa spam eccessivo al momento non è più possibile commentare come anonimo.