martedì 17 maggio 2011

Fukushima: un disastro ecologico ed ambientale

Ormai giornali e TV del disastro di Fukushima non ne parlano più. Molti pensano che, come nel caso degli altri danni del terremoto e successivo tsunami, ormai si tratti solo di sgombrare le macerie e ricostruire.

Ma non è così.

Cosa è cambiato a Fukushima dal mio ultimo post di un mese fa? Nulla, assolutamente nulla.

I tecnici continuano a cercare di mantenere il raffreddamento dei noccioli dei 3 reattori danneggiati ma, a parte questo, nessun passo avanti nella definitiva messa in sicurezza dell'impianto è stata fatta. Ed il motivo sta nella tipologia dei reattori: reattori ad acqua bollente. Il nocciolo è racchiuso in un contenitore in acciaio in cui l'acqua oltre a diventare vapore ad alta pressione che alimenta le turbine dei generatori, serve pure a raffreddare il nocciolo stesso. 


Normalmente c'è un sistema di barre di controllo che servono a regolare l'intensità della fissione nucleare ma questo sistema è stato messo fuori uso dalla parziale fusione del nocciolo a seguito dell'interruzione del pompaggio dell'acqua di raffreddamento subito dopo lo tsunami.

Quindi, come già scrivevo nel mio post del 19 aprile, i giapponesi si trovano in una situazione in cui non possono fermare la reazione di fissione (che continua a produrre calore) e non possono smettere di pompare acqua nei reattori che altrimenti farebbero esplodere il Vessel di contenimento.

Inoltre molta dell'acqua usata per il raffreddamento e contaminata dagli elementi radioattivi dei nuclei continua a finire in mare dove si disperde ma contamina pure tutto l'ecosistema su un raggio che si sta costantemente allargando.

Trovo eccessivamente allarmistici certi siti che parlano di contaminazione radioattiva pure in Europa a causa delle nubi di vapore dovute alle iniziali esplosioni. Contaminazione che però sicuramente riguarda il Giappone in quanto il governo ha deciso di far abbattere tutti gli animali che si trovavano nel raggio di 20 km dalla centrale. 

E contaminazione che potrebbe riguardarci se parliamo del pesce pescato nel Pacifico. Lì il problema diventa più grave in quanto banchi di pesce che abbiano assorbito notevoli quantità di elementi radioattivi scaricati dalla centrale non è detto che stazionino lì in zona ma possono spostarsi anche in zone che i pescatori ritengono sicure.

Il problema quindi è veramente serio, tanto serio che il Giappone sta rivedendo completamente la sua politica energetica dei prossimi anni. Cosa che dovremmo fare tutti ovunque nel mondo.

14 commenti:

  1. Sono d'accordo con te. La situazione è decisamente fuori controllo ed il silenzio stampa sul soggetto è ancora più allarmante... Ma che gli interessi economici siano sempre senior al benessere dell'umanità è cosa risaputa. Non è lo stesso anche per quanta riguarda l'economia mondiale, le guerre etc.?

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  2. Quella di far cadere il silenzio sulle grandi catastrofi, specie quelle ambientali, è ormai usanza, la BP insegna!
    Riguardo al rivedere le politiche energetiche per il futuro mi sembra non solo cosa intelligente ma anche sensata. L'unica cosa che mi fa paura è che qui da noi non esistono politici nè troppo intelligenti nè troppo "sensati"... :-)

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  3. Io sono stata una di quelle persone che si è trovata in quel luogo l'11 marzo.
    Io con il mio gruppo siamo stati al centro di notizie catastrofiche che dominavano i tg e i giornali nazionali.
    L'avvenimento era troppo grave per tenerlo nascosto e il governo giapponese per prima e poi il nostro hanno dovuto riconoscere la pericolosità nell'investire sul nucleare ma gli interessi economici sono troppo forti.
    Sono quelli che governano il mondo perciò dopo un paio di settimane l'ìnformazione si è zittita.
    Nella mia memoria c'è sempre il ricordo di quei momenti e sento ancora forte il legame con il popolo giapponese ma ho dovuto chiedere notizie ad una mia collega per aggiornarmi sulla situazione.
    Si sono dimenticati anche delle migliaia di vittime dello tsunami.
    Una vera vergogna!

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  4. @Enrica: si, è vero... E forse oggi c'è l'informazione alternativa che una volta non c'era. Però fa sempre male vedere come il profitto (di pochi) viene sempre prima del benessere (di tanti)

    @Chit: ho già pronto il post sul disastro della BP, altro grande "dimenticato"... :-(

    @Marisa: Penso debba essere stata un'esperienza terribile! Ed hai ragione, dopo i primi giorni, ora non si sa neppure quante sono state le vittime effettive del terremoto e dello tsunami.

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  5. Lo so che può sembrare ripetitivo, ma forse no: andare a votare il 12 e 13 giugno per non continuare a sbagliare sulle scelte energetiche scellerate!
    Grazie per la tua informazione immediata ed efficace..

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  6. In realtà qualcosa è cambiato da un mese a 'sta parte. Cambiato in peggio però. La fusione è inarrestabile, con relativi danni; i primi morti tra gli operai che sono intervenuti per tentare di fermare l'impossibile. La situazione va peggiorando e non se ne esce. Solo il nostro premier si è permesso di dire che fra un pò, quando sarà passata "l'emozione" per tutto quello che è successo, fra un pò riproporrà il nucleare come soluzione ai nostri problemi. Tse...non ho parole!!!
    Mi auguro che gli italiani siano consapevoli dei rischi e vadano in massa a votare ai referendum!!!

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  7. temo che quel pesce arriverà quanto prima da queste parti....

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  8. @Mr.Hyde: giusto! Bisogna fare informazione visto che le istituzioni non lo fanno...

    @Angelo: Capisco i paesi che hanno già le centrali e che è un problema dismetterle. Ma noi che non le abbiamo approfittiamo per dirigerci da subito verso fonti rinnovabili

    @Mauro: un po' di timore ce l'ho pure io... Ok che ci sono i controlli ma ci sono anche molti canali illegali in Italia purtroppo. Speriamo bene :-/

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  9. per fortuna se ne parla qui sul tuo blog. così ci tieni informati. sui giornali questo argomento è passato di moda.

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  10. @Paolo: Purtroppo sono tanti gli argomenti che passano presto di moda sui giornali e TV...

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  11. La situazione è terribile e ne avremo pure noi le conseguenze anche negli anni futuri. Hai ragione, non se ne parla più, come se fosse qualcosa di passato e soppiantato da notizie diverse.
    Speriamo migliori.

    Baci

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  12. @Kylie: purtroppo l'informazione dei nostri giorni è quasi eccessiva nell'immediato ma ha la memoria di un pesce rosso: 3 secondi dopo l'argomento è già dimenticato... :-(

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  13. grazie dei tuoi post sull'argomento fukushima, perchè sono merce rara ma soprattutto per la chiarezza espositiva, merce rarissima. Sei un insegnante? Fortunati i tuoi alunni.
    Il tuo aggiornamento e il tuo schemino li userò in classe, posso?

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  14. @Silvia: no, non sono un insegnante... Però credo che per spiegare qualsiasi cosa bisogna renderla più semplice possibile. Inutile usare paroloni o termini scientifici troppo complessi. Quello che conta è che il concetto sia comprensibile a tutti. Usa pure tutto quello che vuoi, mi fa piacere!

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