martedì 21 febbraio 2017

Il fenomeno Snapchat

Prima Snapchat, poi a ruota altri social lanciano la funzionalità di poter fare filmati da condividere che durano solo 24 ore e poi si autoeliminano.

Ora io mi chiedo che senso ha questa funzione che, dopo Snapchat ed Instagram, ora arriverà anche su Whatsapp?

Se faccio un bel video non ho nessun interesse che sia visibile solo per pochissimo tempo, anzi, voglio che duri e magari venga ricondiviso.

Se faccio invece un video che ritrae qualcosa di imbarazzante, l'idea che non possa poi venir salvato a lungo (e magari ricondiviso al di fuori della stretta cerchia di amici a cui era destinato) dà un falso senso di sicurezza. Falso perché nessuno può garantire che in qualche modo non possa venir fatta una copia permanente con conseguenze che possono essere molto gravi.

Pensiamo ad esempio ad una ragazzina che, fidandosi della temporaneità promessa dalla funzione, mandi immagini intime al suo ragazzo o ad una sua amica. Certo, se effettivamente il video si cancella dopo 24 ore, difficilmente potrà finire in mani sbagliate. Ma, se si trova un modo di copiare quel video e se la copia poi finisce su internet, cosa succede? Abbiamo già avuto casi di suicidio come quello di Tiziana Cantone. Vogliamo incoraggiare il fenomeno?
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