giovedì 22 dicembre 2016

Provvedimenti senza criterio

Il Comune di Trieste da anni spinge verso l'uso della bicicletta negli spostamenti cittadini. Un uso non propriamente semplice in una città ricca di saliscendi con pendenze anche importanti. Nonostante ciò, molte sono le piste ciclabili, spesso anche discutibili, che sono state realizzate.

Ora, lo stesso Comune, predispone un regolamento di Polizia locale che prevede la rimozione di catene e lucchetti per tutte le bici che siano fissate a qualsiasi manufatto diverso dagli appositi stalli per bici.

Da un lato sarebbe anche giusto sanzionare la sosta selvaggia di bici fissate a pali o ringhiere dove danno disturbo. Dall'altro però bisogna considerare 2 cose: 

  1. Non si possono rimuovere solo i sistemi di protezione lasciando il mezzo alla mercé di possibili ladri; è semplicemente assurdo. Come se alle auto in divieto di sosta, invece di fare la multa, i vigili forzassero le portiere.
  2. Gli stalli regolari per le bici in città si possono contare sulle dita di una mano. Praticamente inesistenti.
E' tanto difficile pensare a promuovere una mobilità alternativa in modo semplice, cercando di limitare gli attriti tra pedoni, ciclisti e automobilisti invece di creare solo qualche infrastruttura a sé stante senza pianificazione alcuna solo per dire di fare qualcosa e per intascare i contributi UE?
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4 commenti:

  1. Immagino che ogni tanto rimuovono anche quelle parcheggiate regolarmente... :-D

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  2. sono favorevole all'uso della bici qualunque sia la pendenza delle vie della città, ma questo fatto che tagliano i lucchetti se leghi il mezzo ad una ringhiera mi sembra folle. Fatto tutte le ciclabili per accaparrarrsi le sovvenzioni europeee e poi una volta intascati i soldi cercano di rimediare qualche multa.

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  3. BUON ANNO a tutti ... Amici cari, buon 2017 ! ^_^
    Ma ciò premesso, e venendo alla sostanza del post, pur comprendendo il malcontento iroso di chi si vede la bici abbandonata in strada alla mercè di chiunque, non mi sembra, tuttavia, che la bella Trieste, con le sue antiche vestigia e le memorie, debba essere imbrattata dalle biciclette lasciate in sosta selvaggia lungo le sue strade !
    Ergo, io proporrei alla giunta triestina, di applicare le stesse regole applicate in tutta Italia, e cioè :
    1) rinvenuta dalle pattuglie della Polizia Municipale una bicicletta pirata, incatenacciata ad un palo, ad una ringhiera ... etc. in modo da deturpare il decoro cittadino, ebbene la si blocca con le apposite ganasce ;
    2) il cittadino che se la vada a riprendere, la trova così bloccata, e per sbloccarla DEVE PAGARE LA MULTA ( oltre alle spese di inganassaggio ) al Comune .
    Così facendo, dagli e dagli, i triestini finiranno con l' osservare, loro malgrado, le regole di civile convivenza vigenti fra i cittadini !

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