sabato 3 maggio 2014

Patetica Italietta...

Non seguo il calcio e mi disinteresso completamente dei risultati di questo sport. 

Il problema però in Italia è che il calcio fa parlare di sè anche (troppo) al di fuori dell'ambito sportivo. 

Quando sento, come questa sera, di scontri e feriti per una partita, di calciatori che, in diretta TV, vanno a chiedere agli ultras il permesso di giocare, di controlli allo stadio che comunque lasciano passare bombe carta, fumogeni, spranghe, ecc..., di polizia che non riesce a gestire e bloccare i violenti, mi chiedo davvero che Paese del cazzo siamo diventati.


Ad ogni partita saltano sempre fuori questi esagitati che vogliono solo menarsi e che se la prendono, oltre che con i tifosi avversari, con la polizia, con le auto parcheggiate, con i bus, ecc... Il tutto si traduce in un costo esorbitante per la collettività. Oltre che in una figura patetica per lo Stato che non riesce a mantenere l'ordine pubblico.

E allora per tutti questi ultras che bramano di legnarsi perchè non accontentarli riaprendo il Colosseo e, come 2000 anni fa, lasciare che si sfoghino fra loro! Scommetto che SKY sarebbe più che disposta a pagare bene i diritti per trasmettere le moderne lotte fra gladiatori in TV...

Ah, poi, io pollice verso per tutti.


11 commenti:

  1. Sarò più esplicito dei commenti precedenti. Questi qui sono spazzatura. Non è possibile che questa spazzatura abbia potere decisionale!!

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  2. ..sopratutto che abbia visibilità. Concordo con la tua opinione.

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  3. non è mica questione di calcio ormai si son superati i tempi per il solito confronto armato che serviva a dare una ripulita e tutti questi avvenimenti a saperli valorizzare e mettere nella giusta evidenza dai media potrebbero venire buoni ed utili alla educazione del nostro amato bobbolo.
    E' bene che l'immaginifico sappia che qui da nojos a roma, come in tute le megalopoli latine americane, se vuole uscir di casa dopo na cert'ora è bene che s'infili il revolver nella cintola,
    Non è giusto che uno che se ne va per i fatti suoi debba essere soggetto a colpi d'arma da fuoco o de piccone senza che abbia la possibilità di difendersi. Schivato il primo colpo può aver la possibilità di replicare facendo magari fuori il pazzo di turno, senza che debba intervenire la magistratura per condannarlo a 20 anni per tre omicidi e poi rilasciarlo dopo aver riconosciuto l'infermità mentale (Kabobo docet).
    Non è giusto che i trasgressori dell'immaginifico che, invece di farsi una famjjia e starsene chiusi in casa davanti la tv, se ne vanno in giro la notte, poi debbano beccarsi una pallottola e trapassare, lasciando traccia di loro per un pajo de giorni scarsi su tutti i media del generoso bobbolo e su questo bel blogghettino purtroppo letto da pochi, perchè anche l'dea del colosseo è sempre stata nella mia mente

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  4. E' che gli italiani non sono un popolo, c'è poco da fare.
    Sono un'accozzaglia individualista, irresponsabile e cialtrona.
    Ci sono le eccezioni, ma sono appunto tali.

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  5. Secondo me si dovrebbero chiudere gli stadi per sei mesi ogni volta che i cosiddetti ultras rompono, in senso lato ma anche concreto e multare pesantemente le squadre che supportano, solo che ci son troppi soldi che girano intorno al calcio perché si voglia (possa?) farlo.

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  6. Aggiungo: e togliere 20 punti alla squadra.

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  7. purtroppo in qualche modo fanno comodo alle società di calcio.

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  8. da allenatore di calcio dico che il problema principale è rappresentato da chi non riesce a fare a meno di tutto questo show, perché di questo stiamo parlando. Non di tratta più di sport si tratta di business, di partite giocate sempre ad ogni ora.
    Ciò che mi spaventa è che tutto questo si vede, in percentuale minore, anche nel calcio dei giovani, dove conta sempre di più il risultato a scapito dell'educazione sportiva...
    Insomma difficile davvero difficile, soprattutto perchè non c'è la volontà di fermare tutto questo.

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    1. Da quello che mi raccontano genitori con figli che giocano a calcio è proprio come dici tu...

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