martedì 4 giugno 2013

Da 50 euro ad oltre 100 milioni per un sito web

E' di questi giorni la polemica innescata dal M5S circa i costi di gestione di un sito web per alcune migliaia di euro a cui risponde il blog Volere è Potare che giustamente dimostra che una gestione professionale di un sito abbia un costo che non possa ridursi a 50 euro.


Leggendo queste notizie e la polemica che ne è seguita sui principali social network mi è venuto da sorridere (un po' amaramente) pensando che si discute per alcune migliaia di euro e che tutti hanno già dimenticato lo scandalo (gestito sia dai Governi Berlusconi che dal Governo Prodi) del portale Italia.it costato una cifra iperbolica (dovrebbero essere oltre 100 milioni complessivi). Portale che, tra l'altro, ha un'utilità pari a zero.

Ma è tanto difficile valutare correttamente il costo di un lavoro senza dover cadere costantemente in eccessi al rialzo o al ribasso?
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10 commenti:

  1. Quando avevo il mio sito, pagavo 27 euro l'anno... se poi mettevi le terze parti, i moduli per fare i forum o blog e altro, mi pare si arrivasse appunto ad una 50ina di euro... Quando ho letto il sito di Grillo aveva costi elevati e giustificava con questo la pubblicità, a me è venuto da sorridere... Ora, spero che qualcuno sappia smentirmi... lo aspetto.

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    1. Ci sono siti che si gestiscono con pochi spiccioli e siti che hanno bisogno di alcuni pezzi da mille. Se trovo siti che hanno bisogno di alcuni milioni di pezzi ho svoltato. Il sito del grillo parlante con qualche migliaio di euri si tiene tranquillamente in piedi, la moneta derivante dalla pubblicità, visto il traffico che genera, supera di gran lunga i costi e questo è un bene per loro secondo me. Non riesco a giustificare i siti come italia.it pagati da noi a cifre esorbitanti mentre ampiamente giustifico e in buona parte invidio quello che ha messo in piedi il grillo.

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    2. Il fatto in questione non riguardava il sito di Grillo ma i costi di gestione di un portale per una amministrazione pubblica. Se voglio qualcuno che aggiorni i post, risponda ai commenti e mantenga aggiornato ed efficiente un sito devo considerare uno stipendio congruo che non può essere la 50ina di euro buttati lì. Poi si passa all'estremo opposto in cui si buttano milioni così senza senso. Quello che manca è il senso della misura

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    3. un sito col traffio di quello di Grillo ha di certo bisogno di una gestione da decine di migliaia di euro. c'è da dire che i dati sul sito in perdita riportati da Grillo stesso si riferivano al bilancio dell'anno passato, PRIMA dell'introduzione della pubblicità, quindi per sapere se è in guadagno o perdita ci sarebbe da aspettare il prossimo bilancio. La cosa non mi importerebbe se non fossero stati gli stessi grillini a sindacare il fatidico "mio nipote lo farebbe per 50 euro" quando i conti in tasca li hanno voluti fare ad altri. Un po' di coerenza non sarebbe male...

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  2. ahahah!!! L'avevo dimenticata la polemica al vetriolo sul "cetriolo", copiato (male) dal logo Logitech! Quanto ai costi, non li conosco... Ma - come dice @Max (a proposito, come stai?) mi sembra che Grillo trovi tutte le scuse possibili per giustificare le sue entrate...

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    1. Qui più che altro erano dei grillini che trovavano caro pagare 3000 € un professionista per gestire un sito. Ok la lotta agli sprechi ma neppure svilire completamente certi lavori pretendendo che vengano svolti gratis va bene.
      Poi magari sprechi davvero macroscopici passano senza che nessuno faccia nulla

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  3. il fatto è che oramai l'informatica te la danno per acquisita, un surplus da aggiungere ai curricula, specialmente dai caporoni che non la conoscono. E poi il mercato è inflazionato e se uno non sta sempre a studiare diventa obsoleto nell'arco di 3 anni
    E' per questo che io da consulente umanitario globale suggerisco ai miei cari giovani, se interpellato, di darsi all'infornatica molto più consolidata e redditizia

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  4. 'Sta cosiddetta lotta agli sprechi sta davvero prendendo alle p***e.

    Facciamo le comari che contano arcigne gli spiccioli, e intanto la spesa per gli armamenti lievita a dismisura.

    Vogliamo darcele delle priorità, cari grillini?

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