venerdì 10 febbraio 2012

Il Giorno del Ricordo

Da alcuni anni il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo per ricordare appunto le vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.

Non si tratta di rinfocolare vecchi rancori ma di ricordare giustamente le tante persone innocenti morte per un assurdo odio etnico e per far si che certe cose non accadano più.


Quello che oggi mi ha colpito molto è stato l'assordante silenzio di giornali, TV e rete... Mentre per la giornata della memoria per ricordare la shoah sul Corriere ci sono state 2 settimane di rubriche di racconti e testimonianze di sopravvissuti ed in rete tutti postavano qualcosa sull'argomento, oggi nè il Corriere nè La Repubblica hanno messo neppure un trafiletto e sui social network il silenzio è quasi assoluto.

A me queste storie di morti di serie A e morti di serie B non piacciono. Se riteniamo utile ricordare gli orrori della guerra facciamolo anche quando chi ha commesso i delitti non era nazista/fascista e chi è morto non era ebreo...
.

12 commenti:

  1. Concordo ampianmente con quello che hai scritto.

    Le tragedie e le barbarie sono tutte uguali.

    RispondiElimina
  2. Eh Giulio questi sono ancora argomenti spinosi, sono stati trascurati per troppi anni e ora se vengono riesumati alzano polveroni e rivendicazioni ancora non ben chiarite. Tutto questo è veramente triste in un era dove i confini non hanno più quella importanza di un tempo, la causa di queste e altre disgrazie, ma la mentalità delle persone è ancora troppo radicata nel passato per poter dismettere i propri confini mentali e cercare di costruire un futuro migliore. Nella minoranza Slovena questo atteggiamento è ancora più radicato, ci sono persone che sono rimasti a 70 anni fa...

    RispondiElimina
  3. ti quoto...però la neve a Roma con Alemanno che scalpita è più importante ;)

    RispondiElimina
  4. concordo al 100%! ma d'altronde i media classici hanno più e più volte dimostrato di essere pessimi.

    RispondiElimina
  5. LA memoria storica è particolarmente scomoda in questo momento: stanno preparando l'opinione pubblica all'assoluta necessità di una Nuova Guerra.

    Serve sangue da spargere. In abbondanza.
    E serve che NON riflettiamo sulle cose, sul passato, su ciò che è stato.

    RispondiElimina
  6. purtroppo tu come tanti altri nun conti un cazzo, mentre il bobbolo che è la maggioranza va tenuto sotto controllo.
    Hai mai visto la vendita TOTALE della rai nei programmi di qualche partito?

    RispondiElimina
  7. Oramai non ci penso più. Ed è grave...

    RispondiElimina
  8. e appunto, esistono anche carnefici di serie a e di serie b. incredibile.

    RispondiElimina
  9. Sono completamente d'accordo. Infatti sarebbe anche più giusto già solo ricordare che nei campi di concentramento, oltre certo ai milioni di ebrei, sono state fatte anche molte altre vittime.

    RispondiElimina
  10. No, Giulio. Questa volta devo dissentire. Io ho visto alcuni canali che hanno trattato l'argomento dandone il giusto risalto. Per esempio, RAINEWS sin dal mattino. RAI tre ieri sera verso le 23.10 ha trasmesso un bellissimo film-documentario che riportava le testimonianze degli esuli e dei discendenti. Hanno parlato delle foibe, ma anche dei morti annegati a Zara, uccisi con un cappio al collo. Nelle tv locali la cronaca delle diverse iniziative. Padova, Bassano sono quelli che mi vengono in mente ora.
    Io ho fatto un post dedicato alle foibe i due anni passati. Quest'anno no, non per mancanza di volontà ma per altri impegni. E' giusto quello che dici: non ci devono essere morti di serie A o di serie B. Se memoria dev'essere, vale per tutti i morti.
    Ciao!

    RispondiElimina
  11. @Angelo: si alla fine qualche trasmissione c'è stata... Però a me ha colpito che sui principali giornali non è apparso neppure un trafiletto...

    RispondiElimina

Causa spam eccessivo al momento non è più possibile commentare come anonimo.