martedì 3 maggio 2011

Apple ed i cambi iniqui

Ok, premetto che ho messo "Apple" nel titolo per attirare più lettori, perchè non è la casa di Cupertino l'unica ad applicare la politica del cambio alla pari Euro-Dollaro.

Sono parecchie infatti le grosse multinazionali che, se sfogliamo i loro listini, usano vendere i loro prodotti in Europa alla stessa cifra che negli Usa. Peccato che la cifra da una parte sia in Euro e dall'altra in Dollari!

E con il dollaro in picchiata, le differenze di prezzo diventano veramente sproporzionate. Se un oggetto negli USA costa 100 dollari, perchè da europeo devo pagare 100 euro invece di 68 (che sarebbe il giusto corrispettivo al cambio odierno)?

Le aziende USA stanno facendo affaroni d'oro alle spalle degli europei. Perchè se già vendendo a 100 in casa hanno il loro guadagno, vendendo a 148 in europa salta fuori un bel 50% in più di puro utile...

Possibile che non ci sia qualcuno che esca da questo "cartello" proponendo uno "sconto" per gli europei? Siamo proprio i polli da spennare...
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11 commenti:

  1. a dir il vero ci sarebbero da aggiungere le varie tasse americane che sostituiscono la nostra IVA, ma la differenza è sempre un'esagerazione...

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  2. oltre l'iva più alta da noi, ci sono anche i dazi doganali e varie altre cose.

    Poi è chiaro che ci speculano ma non così tanto come sembra

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  3. in effetti... ma quando era il contrario ci guadagnavamo noi?

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  4. @Aabo: si, ma ammetterai che non è così pratico come andare in negozio... e c'è sempre il rischio di una fregatura (soprattutto su roba costosa)

    @Robba e Er Cavajere: ok, per tasse ed altre menate ma non credo che provochino un 50% di aumento

    @Perlina: quando era il contrario invece il cambio non non lo facevano alla pari, ovviamente. Però in quel caso, come pure quando il dollaro era ad 1,20, il ricarico era più contenuto e quindi accettabile.

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  5. Terribile. Non lo sapevo proprio (o meglio, non l'avevo proprio notato). Eviterò di acquistare la maglietta di Silver Surfer. :-)

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  6. E' il loro messaggio promozionale per favorire il turismo.
    Ormai costa meno la florida che la calabria e poi al ritorno ti porti a casa tanta bella roba, così la vacanza è gratis.
    Purtroppo la politica monetaria lasciata ai tedeschi che hanno industrie leader porta a questo ed alla disoccupazione in paesi manifatturieri cinesi come il nostro.
    Però io son convinto che tutto il guadagno speculativo lo fanno gli importatori, l'ho già analizzato per le noci della california che qui da noi se le fanno 6 euri al kg, praticamente più di 10 dollari.
    E' chiaro che il cambio è irreale e chi ci rimette è il consumatore dei paesi dove gli stipendi sono pagati in lire e non in euro.

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  7. Dici bene: siamo veri e propri polli, perchè alla fine cadiamo nella rete con scarpe e tutto. Una soluzione sarebbe comprare via internet il prodotto sul posto...pagandolo in dollari chiaramente. ma mi rendo conto che non è proprio a portata di tutti...

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  8. @Paolo: Penso che sulla maglietta non cambi molto il prezzo :-)

    @Fra: effettivamente ora una bella vacanza in America sarebbe proprio conveniente...

    @Angelo: Non sempre è così semplice comprare i prodotti in dollari ed evitare anche la dogana...

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  9. il problema è che da bravi polli compriamo lo stesso anche a quel prezzo...

    Comunque quest'estate in America ho visto che lì tutto costa di meno, anche i vestiti, e anche quelli di marche italiane (...)

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  10. @Fra Puccino: Purtroppo pensare di boicottare certi prodotti per ottenere un giusto prezzo è pura utopia...

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