martedì 19 aprile 2011

Come ne usciamo da Fukushima?

E' ormai passato più di un mese dall'incidente nucleare di Fukushima e la situazione non solo non è migliorata ma addirittura è peggiorata. Inizialmente infatti l'incidente, stimato al grado 4 della scala INES, sembrava aver coinvolto in maniera critica uno solo dei 6 reattori. Poi nei giorni successivi sono andati in crisi pure altri 2 reattori e nel quarto si è innescata una reazione nella vasca del combustibile esausto.

Attualmente la gravità dell'incidente è di livello 7 (il massimo, pari a quello di Chernobyl) e la situazione è assolutamente fuori controllo. Certo, non c'è stata un'esplosione ed un rilascio istantaneo di una grossa nube di polveri radioattive come con Cernobyl, ma non per questo la situazione deve ritenersi meno pericolosa. Anzi, per come è strutturata la centrale, è ancora più difficilmente gestibile.

A Cernobyl il reattore era raffreddato a grafite, cosa che, nel surriscaldamento del nocciolo, ha provocato l'esplosione con la grossa nube radioattiva. Però poi in quel caso è stato possibile ricoprire il tutto con sabbia e cemento creando una sorta di sarcofago che ha sigillato il nocciolo bloccando quasi completamente ulteriori dispersioni di radiazioni.

Nell'impianto di Fukushima, trattandosi di reattori ad acqua bollente, il refrigerante è proprio l'acqua. E qui sorgono i problemi: i noccioli di tre reattori sono sicuramente danneggiati ed in parte fusi anche se è impossibile verificare esattamente come sia la situazione all'interno dei Vessel di contenimento. Per cercare di tenere sotto controllo temperatura e pressione all'interno dei Vessel è necessario continuare a pompare acqua, ma, essendo il circuito danneggiato, è stato necessario scaricare in mare molta dell'acqua usata e ormai contaminata con i danni ambientali che si possono immaginare.


Smettere di cercare di raffreddare i noccioli vorrebbe dire andare incontro ad una esplosione dei Vessel di contenimento ed un nocciolo fuso esposto con conseguenze che non si conoscono esattamente in quanto un incidente del genere non si è mai verificato finora.

La situazione quindi resta molto critica e con azienda e tecnici che vanno avanti per tentativi brancolando nel buio e senza che all'orizzonte appaia un modo sicuro per uscirne mettendo definitivamente in sicurezza i reattori danneggiati.

Non resta che seguire l'evolversi della situazione sperando in un miracolo.

Di sicuro non vorrei trovarmi nei panni degli abitanti del distretto di Fukushima e, tutto sommato, neppure in quello di tutti gli altri giapponesi con un mostro impazzito che sta avvelenando tutto il territorio circostante e che non si sa come fermare.

14 commenti:

  1. Penso che tentino di nascondere la gravità, l'estrema gravità, del problema. Dico problema perché non mi viene la parola giusta. Ciao Giulio.

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  2. se questo sta accadendo in un Paese come il Giappone, che dire di chi vorrebbe installare centrali di questo tipo in Italia??

    In ITALIA?

    Che un giorno mancherebbe la grafite, il giorno dopo farebbero sciopero i controllori del nocciolo, il giorno dopo bisogna fermare tutto perchè manca un permesso...

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  3. Finora nessuno mi aveva spiegato così chiaramente quello che sta succedendo nella centrale. Per ciò che riguarda l'Italia, è notizia di oggi che il governo sta presentando un emendamento per bloccare la costruzione delle centrali nucleari (ed evitare il referendum)

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  4. @Alberto: sicuramente stanno cercando di minimizzare ed insabbiare...

    @Frap: per fortuna sembra che abbiano abbandonato l'idea di fare nuove centrali qui in Italia

    @Eter: Effettivamente è molto difficile anche in rete trovare informazioni dettagliate su quello che sta accadendo e perchè... Per scrivere questo post ho dovuto fare abbastanza ricerche (anche per essere sicuro di scrivere cose giuste visto che non sono un tecnico nucleare)
    La mossa del governo se da un lato mi va bene dall'altro punta a non far raggiungere il quorum per l'acqua e per la giustizia

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  5. Bravo Giulio, finalmente qualcuno che s'è preso la briga di spiegare chiaramente che cosa succede laggiù, complimenti!!
    E comunque, tanto per non sbagliarmi, io il 12-13 giugno un giretto ai seggi lo faccio lo stesso perchè okey che gli italiani hanno la memoria corta ma... i referendum sono 3 e gli altri due, almeno per me, non sono poi così 'secondari'!!!

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  6. @Chit: si, è importante comunque andare a votare

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  7. Cosa vuoi che sia, per venti anni hanno fatto esperimenti facendo esplodere centinaia di bombe atomiche in open air, prima che si decidessero a farlo sotto terra.
    Però sarà il caso di non mangiare pesce per in po'.
    Àbbiti una serena pasqua.

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  8. @Fra: effettivamente ce ne sono di zone soprattutto in USA e URSS che sono completamente contaminate da esperimenti militari degli anni 50 e 60...

    Buona Pasqua anche a te :-)

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  9. il 12 aprile 2011 albert74 scrive:
    la propaganda sovietica e antigovernativa sia italiana che giapponese vogliono far apparire questo un incidente grave. Nella realtà siamo ad un livello 3 scarso.
    Il nucleare è sicuro.


    ... e c'è ancora gente che scrive queste cose!

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  10. @Silvia: visto che sono così convinti perchè non vanno a farsi un giretto nella zona contaminata? Così, una passeggiatina di salute... ;-)

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  11. E' tutto ben descritto, chiaro.. La situazione è invece tragicamente ingarbugliata, solo che ' non conviene' farne notizia. A noi non resta altro che ribadire il nostro NO, e seguire e diffondere queste notizie con semplicità ed efficacia come hai fatto tu.A presto.

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  12. Il nucleare mi ha sempre angosciato e non solo per la sua pericolosità, ma anche per il modo omertoso con cui vengono trattati gli incidenti..
    Grazie dell'informazione.

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  13. @Mr.Hyde: è infatti quello che intendo fare. Non voglio che la gente dimentichi Fukushima. Cercherò ogni tanto di recuperare notizie di come evolve la situazione laggiù e di mantenere viva l'attenzione. Perchè è peggio di Chernobyl e già lì, dopo tanti anni, è ancora tutto radioattivo e non abitabile.
    Spero di non essere solo in questo compito...

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